In vista dell’imminente Milano Design Week 2023, Domus e Università Bocconi annunciano una inedita e straordinaria collaborazione. A fare da cornice al progetto sarà un luogo speciale per l’attesissimo fuorisalone ovvero il Campus Bocconi di via Sarfatti disegnato dallo studio giapponese SANAA. Qui, per tutti e cinque i giorni della settimana, precisamente dal 17 al 21 aprile e dalle 8.30 alle 11.00, si terrà il DOMUSBREAKFAST@BOCCONI.
L’appuntamento mattutino sarà l’occasione per una serie di talk e incontri d’autore, durante i quali Walter Mariotti, Direttore editoriale del sistema Domus, accoglierà e intervisterà noti personaggi appartenenti al mondo dell’industria, dell’architettura, della finanza, dell’arte, della cultura e del design insieme a docenti dell’Università e della SDA Bocconi School of Management.
L’intento, che si basa sull’approccio di Domus e sulle competenze dei docenti e ricercatori Bocconi, portatori di uno specifico punto di vista economico-aziendale, ma anche creatori di conoscenza, è raccontare insieme l’evoluzione del significato di design, analizzando la centralità che ha acquisito nella nostra epoca e le sue molteplici e trasversali manifestazioni. In particolare, gli incontri approfondiranno soprattutto lo statuto, sempre più evidente, del design di processo, a cui appartiene il design di prodotto. Una prospettiva inclusiva rispetto a esperienze e ambiti differenti che è parte dell’heritage e la distintiva sensibilità di Domus, un brand capace di cogliere ed esplicitare l’evoluzione della società e il complesso sviluppo delle relazioni tra persone, prodotti e scienze più o meno affini. Una riflessione importante, proposta al grande pubblico proprio durante l’evento internazionale più importante al mondo che rende Milano la capitale globale del design.
Dopo i saluti istituzionali a cura di Sofia Bordone, AD Editoriale Domus e Francesco Billari, Rettore dell’Università Bocconi durante gli appuntamenti si parlerà di Re-Design con il Cav. Lav. Corrado Passera, Maria Porro, David Kusuma e Stefano Caselli, di Im-Material con Amy Frascella, Luciano Galimberti, Anne Asensio, Andrea Paiusco, Andrea Rurale e Antonella Carù, di Infra-Structure con Michele De Lucchi, Giulio De Carli, Stefano Baia Curioni e ancora Federica Sala, Sara Riccardi, Lucia Massari e Antonio Aricò, di Tecno-Space con Daniele Pelli, Piero Lissoni, Donato Ferri e Stefania Borghini, di New-Global con il Cav. Lav. Claudio Luti, Mario Cucinella, Carlo Molteni e Gabriella Lojacono.
Un insieme di testimonianze diverse che illustreranno come l’evoluzione del design sia trasversale ai settori industriali diventando un vero e proprio paradigma di costruzione della realtà attuale.
A conferma della spiccata volontà di condividere tale riflessione con la comunità e con i tanti addetti ai lavori che per l’occasione giungeranno in città, la partecipazione agli incontri – inseriti nel calendario ufficiale di Milano Design Week – sarà gratuita previa registrazione online www.domusweb.it/domusbreakfast e fino ad esaurimento posti.
Ma la presenza di Domus non termina qui. Per tutta la settimana la hall della SDA Bocconi in via Sarfatti 10, spazio ad accesso libero, ospiterà un’esposizione temporanea intitolata “Domus, il design in copertina” che mostrerà dodici storiche e iconiche copertine della rivista scelte per la loro capacità di raccontare l’evoluzione del design, e del modo in cui veniva raffigurato, oltre che ripercorrere la storia della rivista, decennio dopo decennio.
La redazione Domus e Domusweb inoltre troverà “casa” con un hub fisico dedicato proprio all’interno della SDA Bocconi: un’ulteriore conferma del legame stretto dalle due realtà.
“Quella tra Domus e Bocconi è una bellissima alleanza di saperi, conoscenze e competenze messa a disposizione di tutti i giovani studenti, ma anche dei tanti addetti ai lavori e appassionati. Domus da quasi cento anni racconta il mondo del design e ne anticipa le tendenze grazie al metodo critico. Ma soprattutto stimola la curiosità e il pensiero di chi ha deciso di fare del design la sua professione. Non poteva quindi esserci connubio più naturale” commenta Walter Mariotti.