“Quando l’emergenza Coronavirus sarà finita, le imprese nazionali del tessile abbigliamento dovranno trarre una lezione da quanto accaduto: non si può far riferimento a un solo Paese, in questo caso la Cina, per l’approvvigionamento di tessuti e amnifattura moda. Questa l’analisi del Cav. Lav. Mario Boselli, presidente dell’Istituto Italo Cinese e presidente onorario della Camera Nazionale della Moda, supportata dai numeri.
“Nel 2019 sono stati importati dalla Cine articoli e prodotti per un valore di 27,13 miliardi di euro, ai quali si devono aggiungere le importazioni dal Bangladesh per un valore di 17,72 miliardi di euro e dalla Turchia per 10,15 miliardi di euro. Le importazioni da tutti gli altri Paesi sono state al di sotto dei 5 miliardi di euro. Non bisogna essere dei grandi matematici per capire quanto incide sul settore del fashion il bacino asiatico, qualsiasi scossa può provocare uno tsunami con effetti devastanti sull’intera filiera”.