“I mari plastic free sono un obiettivo sfidante, per questo il contributo di tutti è irrinunciabile per un futuro migliore. Grendi cerca di fare la sua parte. Siamo il primo operatore marittimo con statuto benefit dal giugno 2021, e monitoriamo costantemente il nostro impatto su persone, ambiente e comunità. Abbiamo istituito un comitato interno, a cui partecipano una dozzina di dipendenti in rappresentanza di tutte le sedi Grendi, che ha selezionato il progetto Ogyre proprio perché ci consente di agire in questi ambiti ed in linea con le finalità di impatto inserite nel nostro statuto. È un caso concreto della logica di selezione del comitato che si raduna un paio di volte all’anno per raccogliere, analizzare ed approvare alcuni progetti di impatto sociale e ambientale”. Così il Cav. Lav. Costanza Musso, amministratrice delegata del gruppo Grendi ha commentato la partnership stipulata con Ogyre, società milanese fondata nel 2020 e dedicata alla raccolta di rifiuti marini, per rimuovere dai mari 500 chili di rifiuti marini all’anno per i prossimi tre anni (equivalenti a un totale di 1,5 tonnellate, pari a circa 150 mila bottiglie di plastica vuote da mezzo litro).
La pesca dei rifiuti avverrà con il coinvolgimento dei pescatori, testimoni delle condizioni di salute dal mare, che escono con le loro barche e raccolgono tutto ciò che rimane impigliato nelle reti o che trovano durante il tragitto. I rifiuti raccolti vengono catalogati, registrati su blockchain e smaltiti correttamente grazie ad accordi con partner locali. Per la fine del 2024 Ogyre ha un obiettivo di raccolta pari a 1,000 tonnellate (che possono essere immaginati come più di 4 colossei riempiti di bottiglie di plastica) grazie al coinvolgimento di oltre 60 pescatori che operano in quattro paesi: Italia, Brasile, Grecia e Indonesia. A fronte di queste attività Ogyre mette a disposizione una piattaforma online per monitorare l’andamento della campagna di raccolta del gruppo Grendi partita già a dicembre del 2023.