Sarà Lord Norman Foster il Guest Editor internazionale che curerà i dieci numeri del mensile Domus nel 2024.
“Un riferimento assoluto non solo per la qualità e la quantità delle sue visioni, ma anche per una vita che davvero non sembra avere uguali. Lo ringraziamo e lo accogliamo sulla poltrona più alta di Domus anche per aver fatto comprendere che la sfida della nostra specie è portare sempre più avanti le nostre conoscenze e le nostre ambizioni. Senza mai perdere l’umanità, e l’ironia” dichiara il Cav. Lav. Giovanna Mazzocchi, Presidente di Editoriale Domus e ideatrice del progetto 10x10x10 che vede 10 architetti di fama internazionale avvicendarsi alla guida del giornale fino al mirabile traguardo dei primi cento anni di vita (per 10 numeri ciascuno e un totale di 10 anni).
Michele De Lucchi (2018), Winy Maas (2019), David Chipperfield (2020), Tadao Ando (2021), Jean Nouvel (2022), Steven Holl e Toshiko Mori (2023): a firmare Domus negli ultimi sei anni sono sempre state figure di spicco della cultura contemporanea, portavoce – come la testata – di visioni ed esperienze differenti, accomunate dall’essere protagoniste del dibattito globale.
Ad accettare la nuova sfida è ora Norman Foster architetto britannico di vocazione internazionale da oltre 60 anni considerato una leggenda vivente per la sua capacità di interpretare la realtà, affermare nuovi standard e progettare soluzioni capaci di sorprendere.
A lui sarà dedicata la monografia allegata al numero di dicembre di Domus che conterrà anche il suo manifesto d’intenti per il 2024.