In un’ampia intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica il Cav. Lav. Stefano Mauri ha raccontato la prossima edizione di Bookcity al via a Milano il 18 novembre, con tema “il tempo del sogno”.
“È stato ispirato da L’ombelico del sogno, bel libro di Vittorio Lingiardi che difatti sarà protagonista dell’incontro di chiusura intitolato “I libri del sogno” con letture di Federica Fracassi il 19 sera al Parenti. Volendo essere concreti, è uno di quei titoli che una manifestazione da 1500 appuntamenti e 3 mila ospiti deve darsi per forza. È perfetto per accogliere pressoché ogni sorta di argomento».
“La generazione Z ha prospettive di vita pessime rispetto ai boomer, nati con la certezza che sarebbe andata sempre meglio. Lasciando da parte il fatto che non sia stato vero e le responsabilità in questo senso sono degli stessi boomer, la generazione Z, reduce da una pandemia da fantascienza distopica, su cui pende la spada di Damocle dei cambiamenti climatici e del rischio di una retromarcia delle democrazie e della rivincita dei regimi, spinge in classifica generi di evasione. Trionfano manga, romance a volte dark a volte spregiudicati, fantasy. Diciamo una letteratura escapista. Dunque, il libro non è solo uno strumento per capire il mondo, è anche un rifugio. Detto questo, proprio perché Bookcity è un contenitore trasversale, le letture entreranno nelle carceri, si parlerà di psicologia, di giustizia, ovviamente anche di conflitti. Ce n’è per tutti».