L’edizione 2023 di ArtiJanus/ArtiJanas, progetto che unisce le culture del design internazionale e dell’artigianato sardo, si è conclusa ad Alghero con un grande festival dal titolo ArtiJanus/ArtiJanas: Genius Loci/Lo spirito dei luoghi.

Promosso e sostenuto dalla Fondazione di Sardegna con la direzione scientifica e artistica di Triennale Milano e Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, il progetto ArtiJanus/ArtiJanas si pone l’obiettivo di stimolare il comparto a rileggere le proprie produzioni grazie alla contaminazione del design, per generare innovazione e nuove opportunità di sviluppo, oltre ad assicurare il futuro a saperi tradizionali di grande valore culturale ed economico.
Sotto la direzione artistica di Stefano Boeri, la direzione operativa di Innois s.r.l. e la direzione organizzativa di Tools s.r.l., il festival è stato ospitato dalla Fondazione di Alghero presso gli spazi de Lo Quarter dal 14 al 16 settembre, e ha coinvolto una folta platea di appassionati ed esperti del settore con un ricco calendario di incontri, workshop, mostre, installazioni audiovisive, musica, spettacoli e momenti di networking. Nella serata inaugurale, Stefano Boeri e Antonio Marras hanno dialogato sul tema della creatività nel mondo contemporaneo. Il secondo giorno, Alberto Cavalli ha presentato “Una Scuola, un Lavoro. Percorsi di Eccellenza”, il progetto di Fondazione Cologni volto a favorire il ricambio generazionale nel settore dell’alto artigianato artistico, ha tenuto una lectio magistralis sul tema della manifestazione “Genius loci”, e si è confrontato sulle prospettive future con Roberta Morittu – co-curatrice delle “Residenze AJA/AJA” – e i designer e artigiani delle due edizioni.
Il festival si è concluso con un intervento di Jean Blanchaert, gallerista, curatore e critico d’arte. “Il Genius loci, lo spirito dei diversi luoghi che determina l’identità e la cultura dei luoghi stessi, va inteso come un vero e proprio patrimonio composto da elementi geografici, storici, culturali, antropologici e artigianali” – afferma Alberto Cavalli, direttore generale di Fondazione Cologni. “Riattivare le caratteristiche di originalità e di autenticità del Genius loci significa offrire ai maestri d’arte di oggi e di domani un accesso privilegiato a un repertorio magnifico, a un immaginario sempre contemporaneo, a un vocabolario di poesia che parla direttamente al nostro cuore attraverso il talento e l’intelligenza delle mani”.