Piaggio si spinge sempre più ad Est, conquistando nuovi mercati.
Dopo la pandemia la società controllata dalla Immsi della famiglia Colaninno (50,07% del capitale) ha infatti rafforzato la sua quota di mercato nel Vecchio continente, attirando quei nuovi consumatori che hanno abbandonato i mezzi pubblici per spostarsi in scooter. Dopo il boom delle due ruote in Europa (con il gruppo salito al 23% degli scooter) quest’anno si registra un rallentamento fisiologico, ma Piaggio spinge su nuove frontiere limitrofe alla Cina per guadagnare nuovi clienti. Una diversificazione che secondo gli analisti potrebbe portare il gruppo a superare nel 2022 quota due miliardi di ricavi (dagli 1,69 miliardi del 2021) con una crescita del 20%.
Nel trimestre che va da luglio a settembre Piaggio ha battuto tutte le stime degli analisti, registrando un aumento dei ricavi del 31%, grazie a una crescita delle vendite in Asia del 67%: un ritmo di crescita che dati i buoni dati dell’India secondo Kepler dovrebbe proseguire nell’ultima parte del 2022. Le stime del mercato su Piaggio sono di ricavi a 2 miliardi (con un margine operativo lordo di 280 milioni e debiti ridotti a 370 milioni). Gli esperti di Allied Market Research stimano che tra il 2021 e2031, nel mondo, il fatturato dei motocicli raddoppierà da 105,5 a 233,5 miliardi di dollari, con una crescita media dell’8,6% all’anno. In Vietnam Piaggio ha da tempo trasferito la produzione della Vespa per il mercato locale, e sta guadagnando quote in Indonesia, dove a fine novembre ha inaugurato un nuovo mega stabilimento di 55 mila metri quadrati.
“Le vendite di Piaggio sul mercato indonesiano sono aumentate del 61% nel 2021– ha ricordato il presidente e ad Cav. Lav. Roberto Colaninno, tagliando il nastro del nuovo sito – e contiamo di crescere ancora in futuro”. L’Indonesia è un Paese con 276 milioni di abitanti e solo 5 milioni di veicoli a due ruote, e come tutto il Sud Est asiatico sta beneficiando della progressiva delocalizzazione dalla Cina. Con il nuovo sito in Indonesia, Piaggio sale così a 8 stabilimenti produttivi, ognuno dei quali produce per i mercati di sbocco.