“Il Passaporto digitale offre una reale possibilità ai clienti di fare scelte veramente sostenibili quando acquistano prodotti di moda. Il nuovo Dpp servirà a rendere il consumatore più consapevole delle proprie scelte di acquisto senza sotterfugi. Le persone hanno il diritto di conoscere se ciò che acquistano è creato in modo sostenibile ed è fondamentale dire loro se si crede veramente nei principi condivisi di trasparenza, responsabilità e conseguenti misure di attuazione. La moda è uno dei settori più inquinanti al mondo, ma questo passaporto digitale mostra come il business si sia impegnato in un cambiamento significativo” ha spiegato il Cav. Lav. Federico Marchetti, fondatore del gruppo Yoox Net-APorter (Ynap) e docente dell’Università Bocconi a proposito del passaporto digitale ideato per gli abiti e gli accessori.
Dpp – Digital product passport) sarà un supporto tecnologico leggibile via Qr, che offrirà anche informazioni su smaltimento e riciclo, nel momento in cui il capo verrà dismesso.
L’iniziativa entrerà totalmente in vigore entro il 2030, ma già molti brand di lusso hanno applicato il Dpp ai propri capi: fanno da apri pista Armani, Cucinelli, Burberry e Stella McCartney-
L’obiettivo è guidare il cliente verso acquisti meno inquinanti e più rispettosi dell’ambiente.