Giro di boa per Domus: il progetto editoriale 10x10x10 che vede 10 architetti di fama internazionale avvicendarsi alla guida del giornale fino al mirabile traguardo dei primi cento anni di vita (per 10 numeri ciascuno e un totale di 10 anni) è giunto a metà del viaggio. Un viaggio esclusivo che sta coinvolgendo personalità d’eccezione in ogni parte del mondo. E che mantiene la promessa anche per il 2023 rinnovandosi ulteriormente.
È partito in Italia con Michele De Lucchi (2018), volato in Giappone con Tadao Ando (2021), rientrato in Europa con l’olandese Winy Maas (2019), l’inglese David Chipperfield (2020) e, da ultimo, il francese Jean Nouvel. Ora, il testimone di Domus 10x10x10 approda in America e lo fa con una importante e inedita novità: a curare la rivista per il 2023 saranno due guest editor, Steven Holl e Toshiko Mori, due figure di spicco del panorama non solo dell’architettura, ma del gotha culturale globale.
“Entrambi americani (Toshiko Mori Giapponese d’origine), entrambi professori in atenei prestigiosissimi – Columbia e Harvard University – saranno loro a seguire per conto di Domus 2023 l’evoluzione dell’architettura e del design, raccontando come queste categorie si stiano ridefinendo e trasformando in piattaforme di connessione concettuale, prima che fisica e sociale.
“Un’innovazione, per celebrare degnamente questo primo traguardo, tutt’altro che semplice, ma che affrontiamo con gusto. Volevamo mettere in campo una sorta di intelligenza associata, mai tentata nella nostra storia, ma forse utile in questo preciso frangente epocale denso di sfide pressanti sotto tutti i fronti. Individuare, così, due architetti che lavorassero in studi diversi, due professionisti distanti e magari anche due intellettuali non omogenei in quanto a visione, che fossero animati dalla passione per la disciplina e che la praticassero percorrendo cammini non per forza allineati” ha commentato il Cav. Lav. Giovanna Mazzocchi, Presidente di Editoriale Domus spiegando la genesi della duplice curatela.