Sicurezza, Modernizzazione, Autarchia sono i temi principali emersi durante il XX Congresso del Partito comunista cinese, durante il quale Xi ha ricevuto il terzo mandato consecutivo, di cui il Cav. Lav. Mario Boselli, presidente dell’Italy China Council Foundation (ICCF), ha relazionato il media Affari Italiani durante una lunga intervista di cui riproponiamo alcuni passaggi:
“Per le aziende già presenti da tempo in Cina non vedo segnali particolari e questo discorso non è collegato al Congresso ma alla situazione che abbiamo vissuto negli ultimi due anni. Sono nel Paese e continuano a lavorare, visto che i moderni mezzi di comunicazione gli permettono di farlo nonostante il movimento di persone tra i nostri due Paesi sia rimasto bloccato per tanto tempo e sia ancora estremamente rallentato. Certo, non è una situazione particolarmente agevole per loro ma comunque non ne impedisce l’operatività. Ancora oggi permangono difficoltà oggettive e non è facile andare in Cina. Questo impatta con forza sulle aziende che nel Paese non sono ancora arrivate perché è sicuramente più complicato iniziare una qualche forma di relazione e lanciare nuove iniziative a distanza” ha spiegato.
Rapporti Italia – Cina. “Bisogna ammettere che negli ultimi anni l’Italia ha avuto una posizione ondivaga sul tema dei rapporti con la Cina. Non dimentichiamo che ad oggi siamo l’unico Paese G7 ad avere firmato l’MoU sulla Nuova Via della Seta. Subito dopo c’è stato una sorta di distacco, che ha raggiunto il suo massimo con il blocco dei voli dalla Cina, siamo stati uno dei primi Paesi a farlo. Il nuovo Governo ha dichiarato chiaramente il suo filoatlantismo ma ha anche indicato la Cina come una minaccia da temere. In queste sue posizioni l’Italia è chiaramente allineata alla posizione dell’Unione Europea e della gran parte dei Paesi occidentali, e questo ha comportato giudizi negativi nella gestione dei rapporti con Pechino. Mi auguro però che queste affermazioni siano legate a un fatto contingente e che ci si ricreda presto, considerando che della Cina oggi non si può fare a meno. Spero di sentire presto una riflessione approfondita sull’interesse innegabile per noi ad avere un buon rapporto con Pechino”.