“In casi come quello di Bracco, l’azienda introietta l’anima della famiglia. Se questo spirito viene condiviso coni collaboratori le aziende famigliari hanno un vantaggio competitivo importante anche rispetto ai gruppi di maggiori dimensioni. Anche per questo abbiamo dato vita all’archivio storico digitale, per dare un segno di identità anche a chi lavora per noi a molti chilometri da Milano” ha spiegato il Cav. Lav. Bracco nel corso di un’ampia intervista dedicata alla storia dell’impresa di famiglia, alla sua crescita e alla sua prospettiva futura.
Importante la riflessione dedicata alla governance. “Io rappresento la terza generazione e sono da molti anni in azienda, dove ho raccolto il testimone da mio padre. Ma la quarta generazione è già pronta, con Fulvio Renoldi Bracco, figlio di mia sorella. D segreto è questo: la linea successoria deve essere chiara”.
E quella relativa al tema quotazione in borsa. “Eravamo pronti. Poi degli improvvisi rovesci di mercato hanno bloccato tutto. È stata una benedizione, per fortuna non ci siamo quotati. Così siamo più liberi, meno vincolati ai risultati trimestrali, più padroni delle nostre scelte. Però, il processo di avvicinamento ci è servito: abbiamo mantenuto la struttura che avevamo creato, siamo cresciuti anche attraverso questo percorso. Noi siamo industriali. Quando nel 1999 abbiamo riacquisito dalla Merck le nostre quote di capitale il sistema bancario italiano, ricordo con piacere Bpm, ci è stato di grande aiuto. È successo altre volte, la finanza è importante. Ma noi siamo e intendiamo essere anche in futuro orgogliosamente industriali”.
Nel 2021 il fatturato complessivo di Bracco è cresciuto del 17,3% rispetto al 2020 e l’utile netto del gruppo è risultato nel 2021 pari a 130,5 milioni di euro. In particolare, le procedure con mezzi di contrasto per Raggi-X/Tac hanno registrato un incremento del 12,9%, quelle per procedure di risonanza magnetica del 9,1% e di oltre il 30% quelle con ultrasuoni.
Sguardo al futuro: “Vogliamo crescere. Non smetteremo di innovare e di guardare a nuovi mercati”.