Di seguito un estratto dell’intervento del Cav. Lav. Franco Moscetti su Riparte L’ Italia Think Tank Quotidiano: << Il nostro inverno peggiore sta arrivando. E la tenuta sociale del Paese è a rischio>>
Di seguito un estratto del suo intervento, che è possibile leggere integralmente cliccando sul sito segnalato in coda.
“Triplicare la previsione di spesa per il riscaldamento e quintuplicarla per quanto riguarda l’energia elettrica obbligherà moltissime famiglie, e naturalmente quelle economicamente più deboli, non solo a ridurre drasticamente i consumi ma forse a rinunciare anche a qualcosa di essenziale. Una famiglia monoreddito una volta pagato il riscaldamento, la luce, la benzina, l’affitto le spese telefoniche e acquistato i beni di prima necessità, ammesso che riesca ad arrivare alla fine del mese, non avrà molto altro da spendere.
Senza dimenticare che l’inflazione di suo cannibalizzerà tutti i redditi fissi per l’aumento dei prezzi anche di tutti i generi essenziali (cibo, alcuni farmaci, etc.) e l’aumento del costo del denaro impatterà sui prestiti e sulle rate dei mutui. L’inevitabile diminuzione dei consumi che ne deriverà comporterà un rischio di recessione. Le aziende, a fronte di ricavi inferiori e costi crescenti per via del vorticoso aumento dell’energia, del gas, delle materie prime e dei relativi trasporti, cercheranno di ridurre i propri costi di funzionamento agendo anche sulla diminuzione della forza lavoro e peggiorando quindi una situazione che definire insostenibile è un eufemismo.
I media non sembrano aiutarci ad acquisire la consapevolezza del contesto socio/economico che stiamo vivendo. Leggendo i giornali, guardando la televisione o frequentando i social sembrano essere ben altri i temi ai quali una parte troppo importante del popolo italico è affezionata. Intanto la povertà assoluta in Italia è già stata certificata ai massimi storici nel 2021 ed è arrivata a toccare 1,9 milioni di famiglie (7,5%) e 5,6 milioni di persone (9,4%) tra cui 1,4 milioni di minori (14,2%). Come da triste tradizione al Sud il quadro di riferimento è già peggiore”