“Direi che sono l’ammiraglio di una flotta di case editrici. In un gruppo così articolato, nel quale convivono diversi editori è importante creare un clima adatto a sviluppare la creatività, la collaborazione, la contaminazione e allo stesso tempo a perseguire degli obiettivi di equilibrio economico attraverso l’organizzazione, la scelta delle persone, l’aggiornamento delle procedure. Poi per alcune case editrici svolgo il ruolo di editore. Il comandante della nave. Ci sono diverse accezioni della parola editore, ma alla fine quella che più mi convince si lega al fatto di far quadrare i progetti culturali con l’equilibrio economico e finanziario. Capita a volte che sia io per primo a voler acquistare e pubblicare un certo libro, come accadde con Il suggeritore di Carrisi, ma il più delle volte le decisioni si basano principalmente sulla valutazione e sulla scelta delle direzioni editoriali. Così è il nostro lavoro. Dobbiamo dare una dimensione reale e concreta a cià che per sua natura è intangibile e sfuggente”.
Con queste parole il Cav. Lav. Stefano Mauri ha raccontato il suo ruolo a capo di GeMs, nel corso di un’ampia intervista rilasciata a Robinson – La Repubblica in cui ha condiviso tra le altre cose il ricordo dell’ex socio Luigi Spagnol e la sua impareggiabile lungimiranza e ha raccontato uno degli aspetti più personali della sua vita, quello della paternità.