È stato presentato il nuovo progetto China House, punto di connessione strategico tra le aziende e la Cina, con sede in Valtellina. Ha come partner la Fondazione Italia Cina, osm1816, Studio legale Scardaccione Pelandini e la valtellinese Webtek. Dall’alto della sua esperienza di imprenditore e di ambasciatore del Made in Italy nel mondo, è stato il Cav. Lav. Mario Boselli, presidente della Fondazione Italia Cina, a inquadrare lo scenario attuale: ha iniziato a frequentare la Cina nel 1978 e da allora l’ha visitata decine di volte, seguendone i cambiamenti e la crescita. Da fabbrica del mondo a laboratorio per il futuro con i suoi 1,4 miliardi di abitanti: “Andare in Cina non è una passeggiata. È un Paese complicato e bisogna conoscerlo bene per evitare di commettere grandi errori: la Fondazione Italia Cina dal 2003 è al fianco degli imprenditori e delle istituzioni per dare una mano qualificata e convinta, per non subire la Cina, ma utilizzarla” ha ricordato. Questo approccio è pensato per tutte le aziende del territorio: chi già lavora con la Cina, chi vuole iniziare e, soprattutto, chi opera nel turismo e nell’accoglienza.
China House, presentato da Gianni Vacca, chief operation officer di Osm1816, azienda di consulenza internazionale, inizia con l’informazione e la formazione e in particolare con un corso promosso dalla Scuola di formazione permanente della Fondazione Italia Cina. Il direttore Francesco Boggio Ferraris ha illustrato le tre aree principali: cultura e soft skills; strategia e management; marketing e comunicazione. Dalle abitudini del popolo cinese alle sue trasformazioni, dalle istituzioni alla tutela legale fino alla registrazione dei marchi e all’utilizzo dei loro social media: un percorso formativo in presenza e online che inizierà il 20 maggio. È già possibile iscriversi o anche solo chiedere informazioni scrivendo a info@china-house.org.