“L’alfabetizzazione digitale, alla quale il Covid ha costretto gran parte delle persone, le porta a spendere per uno dei beni più cercati anche in rete. Su Google Trend la parola libro supera in questo periodo “farmaco” o “caffë”. E se accade è perché il libro vive dello scambio tra i lettori. Questo il suo segreto. Oggi, con l’effetto moltiplicatore dei social, è più che mai vera la frase di Joseph Conrad, che “un libro lo scrive per metà il lettore”: il lettore cerca informazioni, parla dei libri con gli amici e compra di più. E infatti assistiamo non solo a una forte spinta dell’ecommerce ma anche al ritorno in libreria di un pubblico nuovo, quello dei giovani: il fenomeno più eclatante dell’ultimo anno” ha spiegato il Cav. Lav. Stefano Mauri nel corso di un’intervista rilasciata al quotidiano Repubblica in cui veniva analizzata la stagione d’oro del mercato libri.
“Nel 2021 c’è stata l’esplosione della vendita dei manga, con una crescita del 100% in libreria in parte a discapito di edicole e negozi di fumetti. I ragazzi si sono ritrovati con il bonus cultura e una ridotta socializzazione e hanno approfittato del momento per ampliare le loro collezioni prima in rete e poi in libreria. Il ritorno dei giovani tra gli scaffali andrà coltivato anche in futuro». Perché? «Se c’è traffico in libreria, si creano opportunità: se un ragazzo entra per un manga, è possibile che si avvicini alla letteratura illustrata e poi a quella fatta di parole. Anche perché — e qui torniamo all’anno d’oro del libro — oggi vanno molto il Metaverso e il virtuale ma un buon romanzo è ancora l’esperienza più virtuale che esista, che usa come utensili le immagini che hai in testa. Questo trovano e continueranno a trovare nelle pagine i lettori che stanno premiando i libri comprandoli di nuovo: la possibilità di sentirsi altrove, e dimenticare gli aspetti tristi di questo periodo” ha raccontato il Cav. Lav. Mauri che parlando del binomio negozio/e-commerce ha precisato: “Di fronte a un e-commerce che offre due milioni di titoli vince chi offre la boutique, che sceglie quelli che valgono. Ci sono librerie eccellenti che in 500 metri quadri hanno quasi tutti i libri che contano. Tenderemo al modello americano delle librerie come centro culturale di una comunità, indipendenti, dove la differenza la fa il rapporto personale con il libraio. Internet spinge i libri e non solo per l’e-commerce o lo scouting. In un mercato con 80 mila novità all’anno, consente a qualsiasi nicchia di conoscersi, identificarsi e socializzare. E torniamo al libro come strumento di scambio”.