È disponibile in edicola e nei principali book shop di Milano il quinto numero di Brera|Z, la rivista promossa da Equita e realizzata da Editoriale Domus. La nuova uscita racconta Milano e la Lombardia approfondendo quella speciale relazione fra fabbrica e cultura che non coincide con i limiti geografici e politici ma determina di fatto un territorio dove competitività e impresa sono sinonimo di sostenibilità.
Per l’occasione, protagonista della cover story è “Galleria di Milano”, una bellissima illustrazione a inchiostro, matita grassa e acquerello, realizzata da Saul Steinberg nel 1951. Si tratta di uno degli omaggi, senza dubbio il più iconico, che l’illustratore (celebre per le copertine del New Yorker, di Life, di Time) ha dedicato alla città lombarda.
Il numero rende omaggio, ancora una volta, alla forza trainante e stimolante della cultura che in Lombardia si dimostra intrinsecamente legata al fare impresa, come spiega il direttore Walter Mariotti nell’editoriale: “Se dopo esser stato l’epicentro della pandemia oggi Milano segna un record positivo, di vaccinazioni, di resilienza di ripresa, che stanno trainando i record nazionali e costituendo un modello per l’Europa, questo si deve anche alla cultura. Se Milano sta esprimendo e imponendo il modello delle neo-fabbriche, nate nel segno del quarto capitalismo, di dimensioni medie, dedite al manifatturiero e con forte vocazione internazionale, questo si deve a imprenditori e sistemi che avendo a cuore l’estetica esprimono il potere trasformativo della cultura d’impresa e della cultura tout-court. Aziende che ricordano al Paese come non possa esserci nessuna politica d’innovazione industriale senza un’adeguata e contemporanea politica culturale. In questa prospettiva Brera|z vuole iscrivere la propria navigazione e offrire il proprio contributo, allineandosi a quello che stanno facendo istituzioni come Confindustria, Fiera Milano, Symbola e FAI. Perché il modello Milano e il suo cuore di Brera non sono solo un affare linguistico o una modalità di marketing ma un agente di sviluppo economico concreto, l’espressione di una comunità reale e attiva che prima di essere di persone è di spiriti. Una fratellanza di intenti di una città, una regione e un Paese che, come ricordava Carlo Maria Cipolla dal Medioevo, non ha mai smesso
«di produrre cose belle che piacciono al mondo”.