“Inaz è stata fondata dai miei genitori, Valerio GM e Clara Calissano, con lo scopo di realizzare soluzioni per organizzare gli uffici del personale, che allora mancavano completamente di un’organizzazione razionale del lavoro. Basti pensare che il cedolino paga individuale, che oggi tutti noi conosciamo, prima di Inaz non esisteva. Questa è stata solo la prima di una lunga serie di intuizioni trasformatesi in idee imprenditoriali che hanno reso più semplice, economica e veloce l’amministrazione e la gestione del personale nelle aziende italiane. Nel tempo Inez ha vissuto tutte le fasi dell’evoluzione economica e tecnologica, dal boom degli anni ’60 alla rivoluzione informatica, dallo sviluppo software ai servizi in outsourcing alla consulenza, fino alla trasformazione digitale fatta di cloud, app, dematerializzazione dei documenti e soluzioni per lo smart working. Saper captare i cambiamenti, dialogare costantemente con il mercato e sviluppare con creatività soluzioni sempre nuove per migliorare il lavoro delle persone seno I principi che guidano il nostro operato da oltre settant’anni”.
Con queste parole il Cav. Lav. Linda Gilli ha spiegato, nel corso di un’intervista al magazine Forbes Italia, le origini dell’azienda di famiglia mettendo poi a fuoco i cambiamenti in essere in ambito di HR e le aspettative per il medio lungo termine.
“Il 2020 ha messo sotto pressione le direzioni hr, che si sono trovate in prima linea nel gestire innumerevoli problemi, mettendo le persone in sicurezza, prima di tutto, e poi in condizione di continuare a lavorare anche se a distanza. Una situazione in cui molte aziende si sono trovate per la prima volta, all’improvviso e in modo del tutto inaspettato. In questo frangente imprenditori e manager si sono accorti di quanto sia importante la funzione hr e di come il suo ruolo di filtro fra persone e azienda sia fondamentale nel delineare nuove strategie. L’elemento più dirompente è stato senz’altro il lavoro da remoto e si è capito subito che la sfida cruciale sarebbe stata trasformarlo in vero e proprio smart working, cioè una modalità di lavoro intelligente, efficace, razionale e win-win, per il dipendente quanto per l’azienda e il business. Ci troviamo ancora nelle fasi iniziali di questo viaggio che dovrà portare ogni singola realtà a trovare il proprio equilibrio: stiamo quindi andando nella direzione di un’infinità di forme ibride che rifuggono da ogni ricetta precostituita e andranno gestite in modo flessibile. La linea di Inaz è stata quella di trovare sempre il giusto compromesso tra il lavoro da remoto e la presenza in azienda, che rimane comunque fondamentale. Non dimentichiamo che il lavoro a distanza può avere anche degli aspetti negativi, e in particolare rischia di essere un passo indietro per le donne, perché il pericolo è che la gestione della casa e della famiglia torni a gravare interamente su di loro oltre all’attività lavorativa”