“Nessuno poteva immaginare una velocità di recupero così elevata. Che quasi sembra relegare il 2020 ad un incidente di percorso, un’interruzione solo transitoria del trend precedente. Ad aiutarci, in questa fase, è l’ampia diversificazione della nostra filiera, che abbraccia più mercati. Con un coinvolgimento ridotto però nelle produzioni legate all’auto, il comparto che oggi presenta le maggiori difficoltà”.
Il Cav. Lav. Marco Nocivelli, in qualità di Presidente della Federazione ANIMA, area vasta che raggruppa l’ampio settore della meccanica varia, ha commentato così i dati più che positivi del settore.
Incentivi e bonus fiscali in Italia. A cui si aggiunge una domanda robusta in arrivo da più aree del mondo. Un mix che spinge la meccanica varia al nuovo record storico, un fatturato globale 2021 stimato in 52 miliardi di euro. Più alto non solo del disastrato 2020, in cui il settore aveva lasciato sul campo dieci punti, circa cinque miliardi di euro. Ma superiore di due miliardi anche rispetto al precedente massimo del 2019, livello che nei mesi più cupi del lockdown pareva una vetta irripetibile.
“Politiche che stanno avendo effetto così come è accaduto e continua ad accadere per la spinta di Industria 4.o. I numeri dicono che stanno funzionando e che spingono le aziende ad investire e ad ammodernarsi, nel 2021 c’è una crescita di investimenti del 3,4%, a quota 1,24 miliardi. Anche grazie a questa spinta possiamo raccogliere i frutti della crescita, dimostrando la competitività della meccanica italiana nel mondo. Mentre il superbonus in edilizia, che incentiva tecnologie green e a basso impatto ambientale, ci avvicina a raggiungere i traguardi di sostenibilità posti dall’Europa al 2030” ha spiegato il Cav. Lav. Nocivelli.