L’aumento dei prezzi delle materie prime innescato dalla crisi Covid non si è ancora fermato, ma sta rallentando e potrebbe invertire la rotta. È quanto emerge dall’analisi di Achille Fornasini, docente a Brescia di Analisi tecnica dei mercati finanziari, in collaborazione con l’ufficio studi di Anima Confindustria (organizzazione dalle imprese della meccanica guidata dal Cav. Lav. Marco Nocivelli). Un articolo del quotidiano Corriere della Sera spiega che a provocare l’aumento generalizzato dei prezzi è stato l’aumento della domanda globale abbinato alla scarsa efficienza dei sistemi logistici.
“Nell’ultimo anno il petrolio ha registrato un +248%, +545% il gas naturale. A confermarlo gli aumenti dei polimeri: polietilene (+160%), polipropilene (+123%). Nel settore metallurgico spiccano stagno (+142%), rame (+120%) e alluminio (+75%), mentre nel comparto siderurgico da segnalare gli incrementi dei coils a caldo (+200%) e delle lamiere (+234%).