In un’intervista rilasciata e pubblicata dal portale emmedimeccanica.com il Cav. Lav. Marco Bonometti, Presidente di OMR – Officine Meccaniche Rezzatesi e alla guida di Confindustria Lombardia, ha spiegato in quale situazione economica si trova la regione Lombardia, tra le più segnate dalla pandemia Covid soprattutto nella prima ondata, e quali misure sono auspicabili per la reale ripresa e ripartenza del comparto industriale.
“La Lombardia è stata la prima regione ad essere colpita e quella che ha avuto un impatto più devastante, essendo anche la più popolata e con una alta densità abitativa e industriale. Il comparto industriale ha saputo resistere prima e reagire poi, come dimostrano gli indicatori della produzione, dell’export e dell’occupazione. Significativo l’incremento degli investimenti nel primo trimestre di quest’anno, che sul mercato interno segnano un +157,9 % rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a conferma della ritrovata fiducia degli imprenditori. Il recupero del primo trimestre 2021, tuttavia, non ha una forza tale da azzerare quanto perso nel corso dell’emergenza sanitaria. Il fatturato infatti è ancora a -4,9% rispetto alla media 2019, mentre la produzione deve recuperare ancora un 2,3% per tornare ai livelli prepandemici.”
A contenere i danni sono stati l’industria manifatturiera, soprattutto nei settori della metallurgia, meccanica e della siderurgia, ha spiegato il Cav. Lav. Bonometti, specificando come invece altri settori come il tessile, abbigliamento e le pelli-calzature, oltre a quello del turismo e del commercio, stiano vivendo ancora un momento di difficoltà. Nel corso dell’intervista il Cavaliere ha messo a fuoco anche il tema della trasformazione digitale, indispensabile e quanto mai urgente:
“L’innovazione digitale dei processi produttivi è una condizione necessaria per crescere e competere e, come ha dimostrato la crisi sanitaria, per assicurare la continuità delle attività operative anche in condizioni di crisi, la rapidità delle comunicazioni e la sicurezza dei lavoratori. Le imprese possono adesso contare sulle misure del Piano Transizione 4.0 che supporta tutte le fasi del processo di trasformazione – dalla ricerca fino agli investimenti in beni strumentali e alle competenze – e, essendo un pilastro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, rappresenta lo strumento su cui costruire un percorso di ripresa solida e duratura, fondata sul rilancio degli investimenti privati e sull’industria. Se, però, il quadro del Piano Transizione 4.0 è ormai chiaro, rimane da definire la modalità per indurre il maggior numero di imprese a coinvestire sulle missioni più essenziali del Pnrr. Serve favorire la trasformazione digitale del sistema produttivo, con particolare attenzione alle Pmi, lavorando su due ambiti di azione: accompagnamento delle imprese verso la trasformazione digitale di processo e di prodotto e accesso a soluzioni di intelligenza artificiale”.
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