Triennale Milano e Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte proseguono con la loro collaborazione annuale, finalizzata a presentare nello spazio della Quadreria il ciclo di mostre Mestieri d’Arte & Design. Crafts Culture.

Dopo Mirabilia, che ha riunito una serie di esempi di alto artigianato milanese, l’esposizione Vitrea (aperta il 5 maggio e in programma fino al 22 agosto), a cura di Jean Blanchaert, propone un viaggio attraverso preziosi vetri d’autore, ideati da artisti internazionali e realizzati da straordinari maestri artigiani italiani, muranesi ma non solo.
Un’occasione per conoscere le migliori produzioni artistiche contemporanee che ben rappresentano la maestria italiana nella lavorazione del vetro d’autore. Le opere esposte, diverse tra loro per tecnica, poetica e funzione, raccontano la varietà creativa contemporanea nella realizzazione del vetro: dalla scultura all’illuminazione, dalle opere figurative alle vetrate, in vetro soffiato, in vetro a lume, in vetro massello, in vetrofusione, in vetro mosaico e a stampo, oltre a lavori in cui il vetro si sposa ad altri materiali, come ferro e legno.
Vitrea rappresenta un ideale viaggio in Italia, da Venezia a Colle di Val d’Elsa a Roma, alla scoperta di alcune tra le più alte e originali espressioni della lavorazione del vetro italiane e internazionali. Animato da un gusto eclettico e da una profonda conoscenza del vetro contemporaneo, Jean Blanchaert, storico, gallerista e curatore, ha selezionato 80 pezzi d’autore creati da 40 artisti, artigiani/artisti e designer, italiani e stranieri, che intrattengono con il vetro italiano un rapporto denso di suggestioni, interpretate sempre dai più abili maestri vetrai. “Il fragilissimo vetro fa viaggiare ovunque, fa lavorare molta gente ed è sopravvissuto, nei millenni, a innumerevoli crisi, non soltanto finanziarie”, scrive il curatore.
La Quadreria di Triennale Milano sarà ancora una volta allestita come una versione contemporanea del cabinet de curiosités rinascimentale: nel progetto di Studiometria, illuminato da iGuzzini, vengono celebrate e accostate la grazia delle trasparenze di questi oggetti, le proporzioni perfette (forme assolute), la leggerezza e il virtuosismo dei maestri vetrai. Un incontro fortunato, spesso telepatico, tra la mano e la mente. Una visione artistica e un saper fare manuale che la Fondazione Cologni da sempre cerca di individuare, preservare e promuovere affinché i mestieri d’arte sappiano ancora parlare il linguaggio della contemporaneità.