Federchimica mette a disposizione delle imprese un panel di materiali e progetti per facilitare il dialogo con le scuole.
La sfida è quella di non abbandonare il contatto con il mondo dell’istruzione nonostante l’emergenza sanitaria e le nuove regole sulla scuola-lavoro, che oggi non si chiama più alternanza, ma percorsi perle competenze trasversali e per l’orientamento, con un monte ore minimo sceso a 90 ore nei licei,150 negli istituti tecnici, 210 in quelli professionali. La strategia e la necessità per un comparto all’avanguardia e innovativo sono favorire l’inserimento di giovani nel panorama lavorativo, grazie a una formazione aggiornata sulla base delle esigenze aziendali, colmando così quel gap tra competenze degli studenti e profili professionali ricercati dalle imprese, che anche nell’ambito della chimica è purtroppo presente (si attesta intorno al 30%, in linea con il dato di tutta la manifattura). Gli istituti tecnici a indirizzo chimico sono 158 in tutta Italia; da diversi anni è disponibile in Lombardia un percorso Its, con tre corsi dedicati alla chimica industriale (Bergamo e Lainate) e uno alla cosmetica (Crema); ma gli alunni iscritti sono sempre pochi, anche all’università, nonostante i buoni risultati del piano Lauree Scientifiche del ministero dell’Università.
Un paradosso per un settore che nonostante la crisi ha tassi di occupazione significativi: a tre anni dal termine degli studi 9o% per i diplomati Its, 9i% peri laureati in chimica, 93% per gli ingegneri chimici e c’è forte richiesta anche per i periti chimici.
A tale proposito, è appena partito, sul portale educazionedigitale.it, un percorso di scuola-lavoro interamente on line costruito su 10 moduli formativi, 4 video lezioni e 6 dispense interattive. La durata varia da 25-30 minuti a percorsi più lunghi (massimo 1 ora), con un test di verifica finale, il tutto fruibile dagli studenti in qualsiasi momento della giornata. In poco più di un mese e mezzo conta già circa 28mila alunni iscritti, circa 600 scuole, oltre mille professori. I primi studenti hanno già ottenuto la certificazione 20 ore di scuola-lavoro.
“I contenuti dei io moduli si focalizzano su aspetti diversi, ma centrali della realtà chimica, con l’obiettivo di migliorare la cultura industriale di settore e facilitare la transizione verso una formazione sempre più multidisciplinare. I moduli iniziali approfondiscono il legame tra scienza chimica e industria chimica e affrontano il tema dello sviluppo sostenibile, dell’economia circolare e della sicurezza. Seguono lezioni più specifiche sulle professioni del chimico e sull’approccio al mondo del lavoro e alla valorizzazione delle soft skills” ha spiegato il Cav. Lav. Paolo Lamperti, presidente di Federchimica nel corso di un’intervista rilasciata al quotidiano Il Sole 24 Ore.