Come cambierà l’idea di città e quindi di società globale dopo la pandemia? A questo grande e urgente interrogativo è dedicato il domusforum – the future of cities 2020, l’evento ideato e promosso da Domus, giunto quest’anno alla terza edizione, in cui l’architettura e il design dialogano con la politica, l’economia e le altre scienze sociali.
L’incontro si terrà mercoledì 4 novembre: nel rispetto delle disposizioni di sicurezza vigenti si svolgerà a porte chiuse – all’interno della bellissima sala Cavallerizze del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci – e sarà trasmesso in live streaming sulle piattaforme di Domus.
Patrocinato dal Comune di Milano l’evento di Domus è realizzato con il supporto di Edison in qualità di Main Partner e di BMW Italia, Fondazione Cariplo e Pirelli in qualità di Premium Partner. Confermata inoltre la collaborazione e il patrocinio della Fondazione dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Milano e di Genova.
“Dopo mesi di lockdown e davanti a sconvolgimenti della sfera socioeconomica di cui si fa ancora fatica a cogliere i contorni precisi, abbiamo capito che, passata la pandemia, il mondo non potrà essere quello di prima. Al di là delle riflessioni legate al ruolo e alle responsabilità dell’uomo sul pianeta Terra, all’atto pratico dovranno cambiare tante cose nella maniera in cui produciamo, consumiamo, viviamo e questo significa, prima di tutto, che molti degli spazi fisici che abbiamo utilizzato fino a oggi non sono adeguati al nuovo paradigma. Ecco perché la cultura del progetto sarà al centro di questo terzo domusforum durante il quale grandi protagonisti dell’architettura internazionale, delle istituzioni e dell’industria cercheranno di rispondere a quesiti che riguardano la sfera dell’abitare domestico, dello spazio pubblico urbano, del lavoro e delle filiere di produzione, della mobilità e della sanità. Partendo da dieci parole chiave” spiega Walter Mariotti, direttore editoriale di Domus e moderatore dell’incontro.
Dopo il saluto istituzionale di Sofia Bordone, Amministratore Delegato di Editoriale Domus, al domusforum 2020 interverranno David Chipperfield (Guest Editor di Domus per l’anno in corso), Gianni Bonini (Esperto di geopolitica mediterranea), Igiaba Scego (Scrittrice e ricercatrice), Giulio De Carli (Cofondatore e managing partner di One Works), Mauro Ceruti (Filosofo e professore della IULM Milano), Jyoti Hosagrahar (Deputy director del World Heritage Centre per UNESCO) e Rinaldo Melucci (Sindaco di Taranto).
I loro speech saranno intervallati da due tavole rotonde tematiche: la prima avrà per protagonisti Giovanni Fosti (Presidente Fondazione Cariplo), Paolo Quaini (Responsabile divisione Energy Services Edison Group), Marco Tronchetti Provera (Vice Presidente Esecutivo e Amministratore Delegato di Pirelli).
La seconda tavola rotonda sarà un vero e proprio meeting di architettura internazionale grazie alla speciale partecipazione di Vittorio Magnago Lampugnani (Storico e teorico dell’architettura, professore emerito all’ETH Zurigo), Wowo Ding (Direttrice Center of the future city and human settlements alla Nanjing University), Rahul Mehrotra (Direttore del Dipartimento di Pianificazione e Progettazione Urbana alla Harvard Graduate School of design), Sarah M. Whiting (Preside di facoltà di Architettura presso Harvard Graduate School of design).
In breve per agende web:
domusforum 2020 – the future of cities
4 novembre, ore 9.30, diretta streaming
Registrazione: https://www.domusweb.it/it/eventi/forum/adesione.html