Il Cav. Lav. Stefano Mauri, presidente e amministratore delegato del Gruppo Gems, ha affrontato il tema della crisi dell’intera filiera del libro e di come editori, librai, distributori e promotori hanno reagito al Covid-19, partecipando al terzo Forum dell’ANSA dedicato all’editoria.
“Il governo in un momento così difficile dal punto di vista del contenimento dell’epidemia non ha fatto tanto male. Poi si è fatto poco e c’è stata molta disorganizzazione nei due mesi conseguenti. L’Italia forse deve semplificarsi un pò. Ci sono cose da fare in fretta e indirizzare gli sforzi su quelli che hanno sofferto di più. Per aiutare i librai bisogna essere veloci. Per due mesi in meno di fatturato ci saranno mille mesi di nulla. Per questo il contributo alle famiglie destinato alla lettura va dato presto”.
Ci aspettano letture formidabili
“Le case editrici hanno una dimensione concreta e una dimensione immateriale che è la preparazione dei testi, la parte culturale. La parte immateriale non si è fermata durante il lockdown, anzi gli autori hanno avuto molto più tempo chiusi in casa: chi di migliorare quello che stava già scrivendo, chi di scrivere cose che non pensava. Ci aspettano letture formidabili”
Il Bonus per le famiglie proposto dagli editori
“Bisogna sbloccare l’ingranaggio. C’è paura di fare acquisti dopo aver sofferto. Per questo tutti noi editori abbiamo proposto il bonus per le famiglie: 100 euro per chi ha un bambino di 5 o sei anni ma che possono spendere anche genitori o fratelli più grandi. Bisogna portare gli italiani a leggere di più. Portare la cultura in primo piano, questa è una cosa su cui l’Italia zoppica un po’”‘.