“Non basta spostare il lavoro dall’ufficio a casa per migliorarlo” ha spiegato il Cav. Lav. Alberto Bombassei Presidente di Brembo, in una lettera inviata, e pubblicata, al Direttore del quotidiano La Stampa.
“Oggi sono molte le voci che si levano chiedendo di mantenere il regime di lavoro a distanza. Richieste legittime ma che non possono trascurare le esternalità negative che il lavoro da casa potrebbe portare con sé. Economiche, se si pensa ai settori che vivono dei consumi dei lavoratori nell’ambito della giornata lavorativa come la ristorazione, gli hotel e i negozi in generale, ai trasporti pubblici e al real estate. Si stima che siano intorno ai 4 milioni i lavoratori che potrebbero smettere di recarsi al lavoro in auto. Dall’altro le esternalità sociali-relazionali, se pensiamo alle disuguaglianze che potrebbero svilupparsi tra lavoratori che possono lavorare a distanza e quelli che non possono”.
“Un cieco ottimismo e una corsa alla sua rapida diffusione condurrà probabilmente a scenari molto più preoccupanti di quanto si immagini” ha dichiarato il Cav. Lav. Bombassei invocando il mantenimento dell’accordo individuale come perno dello smart working, come prevede oggi la normativa: “Dobbiamo adattare i singoli accordi alle esigenze di conciliazione vita-lavoro che sembra essere il vero vantaggio del lavoro agile”