“Dopo aver toccato i 115 milioni lo scorso anno – spiega al Sole 24 Ore il presidente e amministratore delegato di Geico Daryush Arabnia, alla guida del gruppo dal 2020 – pensiamo di superare nel 2024 quota 200 milioni di ricavi. Trend positivo che ci fa mettere alle spalle gli anni difficili che abbiamo affrontato e che si collega direttamente al portafoglio delle commesse: al momento siamo nella situazione di avere ordini confermati per mezzo miliardo di euro, il nostro massimo storico».
Commesse tecnologiche che l’azienda ottiene grazie alla progettazione di impianti di trattamento e verniciatura per i veicoli, maxi-siti che possono superare anche i 50mila metri quadri, in cui le scocche delle vetture vengono prima trattate e protette, infine verniciate. Il maxiimpianto di verniciatura commissionato dal colosso statunitense Tesla a Geico ha fornito all’azienda un assist rilevante, con oltre 100 milioni di ricavi aggiuntivi. In generale è il business dell’elettrificazione nell’auto a rilanciare le prospettive del gruppo che ora, proprio grazie all’elettrificazione, tocca nuovi record di ordini e spinge verso l’alto i propri ricavi.
Con una importante ricaduta occupazionale: “Abbiamo una unità di 30 softwaristi in Croazia e una decina di ingegneri di supporto in India – racconta Arabnia – ma in generale facciamo tutto qui alle porte di Milano, con la nostra squadra di 130 persone. Che visti i tassi di crescita dovremo ampliare, arrivando a breve a quota 160, inserendo nuove figure tecniche”.