“Il mio legame con Marina ha origini nella notte dei tempi. Io e mia sorella siamo cresciute a Roma, e abbiamo vissuto una parte di vita con lei. Quello che è straordinario di questa donna è che è sempre stata fuori dagli schemi. Ad esempio, lei non si faceva chiamare zia: ha sempre voluto che la chiamassimo Marina” ha raccontato il Cav. Lav. Laura Colnaghi Calissoni ricordando la defunta zia Marina Bulgari e il grande rapporto che le legava.
“Il suo segreto? Circondarsi di persone eccezionali. Le sue mostre aveva deciso di farle organizzare da Gae Aulenti, altra donna eccezionale con la quale ha condiviso la difficoltà di imporsi in un mondo prevalentemente maschile. Quando, poi, si dedicò alla vela, sport di cui era grande appassionata, si fece affiancare da nientepopodimeno che dall’ammiraglio Agostino Straulino. Non è un caso, quindi, che Marina fu anche campionessa mondiale nella categoria “One Tonner”. Mi ha insegnato il coraggio. Ricordo quando negli anni ’80 mia madre e mio fratello furono rapiti; all’epoca avevo solo 28 anni e mi trovai a dover contrattare direttamente con i sequestratori, per telefono. Marina non ha mai lasciato il mio fianco, e ha saputo trasmettermi la sua lucidità in quei momenti di paura”.