Lunedì 2 ottobre si è svolto un incontro virtuale durante il quale i neo nominati Cavalieri del Lavoro del Gruppo Lombardo si sono potuti brevemente presentare rispondendo altresì alle domande dei Cavalieri intervenuti.
Ad aprire i lavori è stato il Cav. Lav. Rose Maria Luisa Cassata, dal 1999 Amministratore Delegato di Nuncas, che ha raccontato la grande passione che la lega alla sua azienda riconosciuta come un’importante realtà dell’industria chimica italiana.
“Sono entrata in azienda a soli ventiquattro anni, ho avuto come modello mio padre da cui ho imparato molto e che a sua volta era subentrato a mio nonno. Nuncas nasce infatti nel 1920 per intuizione di mio nonno che per ovviare al blocco merci dovuto all’autarchia si inventò, insieme ad un amico chimico, un prodotto innovativo come il bianchetto per le scarpe. Si passò poi alle cere per pavimenti e così via il catalogo è cresciuto. Sono sempre stati passi piccoli ma ben radicati che ci hanno permesso di posizionarci e distinguerci nel mercato. Per noi la scienza è al servizio della casa e l’obiettivo è sempre stupire il cliente finale. Io provo sempre personalmente ogni nuovo prodotto e come azienda investiamo ogni anno il 6% del nostro fatturato nella nuova ricerca. Cerchiamo di essere all’avanguardia, nel 2008 abbiamo costruito uno stabilimento a impatto zero e stiamo ora per annunciare un progetto fortemente innovativo con uno dei player mondiali di elettrodomestici per una chimica che si aggrega in lavatrice”.
Il secondo neo Cavaliere intervenuto è stato il Cav. Lav. Cristina Cotti, dal 2002 Presidente di Enercom.
“Siamo un gruppo attivo con sei società nella produzione di energie rinnovabili, distribuzione gas, vendita di luce e gas ed efficientamento energetico.
Io rappresento la seconda generazione alla guida di questo gruppo anche se lo stesso mio papà entrò in corsa in quella che era una realtà presente fin dall’800. Siamo tra le prime aziende private che gestiamo la pubblica illuminazione dei Comuni con gli efficientamenti energetici relativi. Da sempre cerchiamo di distinguerci per il rispetto delle persone, interne ed esterne all’azienda, e per l’attenzione ai loro bisogni. Il welfare è particolarmente sviluppato e prestiamo attenzione alla formazione sia professionale che personale. Il mercato in cui operiamo ci ha fatto soffrire un pochino nell’anno passato ma pensiamo di aver superato bene tale crisi e di poter ripartire. Abbiamo capito tutti improvvisamente quanto il settore dell’energia sia importante e non scontato, nel nostro Paese manca una politica energetica di lungo respiro e questo è sempre rischioso. Siamo stati colti di sorpresa ma chi aveva lavorato bene è riuscita a dimostrare la capacità e superare lo shock.
La presentazione è proseguita con la conoscenza del Cav. Lav. Mario Alberto Pedranzini, dal 1997 Direttore Generale e dal 2012 Consigliere Delegato della Popolare di Sondrio.
“Sono nato a Bormio in un momento in cui il Paese si stava aprendo al turismo. La mia famiglia era impegnata nel settore alberghiero ed è per questo che ho imparato lo spirito del fare. C’era la volontà di ampliare la struttura di proprietà con la difficoltà di recepire le risorse per farlo. Ho avuto la fortuna di studiare prima ragioneria e poi economia alla Bocconi, a cui seguì un colloquio in Banca di Sondrio dove iniziai a lavorare subito dopo la laurea. Ho fatto tutta la gavetta interna e dopo cinque anni mi chiesero di spostarmi a Milano. Lì ho capito come in una grande metropoli l’approccio al cliente possa essere davvero un valore aggiunto. Con la liberalizzazione abbiamo avuto la possibilità di crescere, pur restando radicati nel nord del Paese, siamo giunti anche a Roma per dare assistenza alle aziende che già supportavamo capendo che c’era molto bisogno di servizi. In parallelo ci siamo concentrati sulle fabbriche per l’ambito del finanziamento, del leasing e del factoring procedendo anche in collaborazione con altri istituti. Il segreto del successo di questa banca secondo me è stata l’ambizione di diventare una grande banca e non una banca grande.
A concludere l’incontro è stato il neo eletto Cav. Lav. Carlo Pesenti, dal 2014 Consigliere Delegato di ItaImmobiliare.
“Mi piace ricordare che non c’è una buona industria senza una buona finanza e viceversa. I valori che ho sempre perseguito sono senza dubbio l’etica e il rigore, imparati da mio padre Giampiero, ma anche la crescita, la ricerca, l’innovazione e la sostenibilità che vedo come un adempimento morale e non un mero adeguamento a norme e standard imposti. Ecco perché la sostenibilità è un elemento fondante della nuova ItaImmobiliare. Il nostro intento è far crescere le aziende italiane e non solo nel rispetto dei valori fondanti secondo i principi di sana industria, far crescere le organizzazioni e le risorse umane e far crescere le nuove generazioni. Anche per questo abbiamo creato una fondazione dedicata alla formazione dei più giovani. La diversificazione in Italcementi era perseguita con una copertura globale oggi invece con ItaImmobiliare copriamo settori diversi. Il fil rouge che lega le nostre partecipazioni, attualmente sono dodici, è la salute e la prospettiva di crescita delle aziende e il bisogno di un aiuto per fare quel salto globale che poi fa la differenza.