Dall’indagine 2023 sull’internazionalizzazione dell’industria bergamasca emerge che ogni impresa ha in media rapporti commerciali con una ventina di Paesi.
Il dato cambia, però, in relazione alla dimensione aziendale: l’impresa più grande si interfaccia infatti con quasi quaranta Paesi, le più piccole con circa quattordici.
«In generale emerge la favorevole correlazione tra dimensione dell’impresa e la capacità di competere sui mercati globali», sottolinea il Cav. Lav. Laura Colnaghi Calissoni, vicepresidente di Confindustria Bergamo con delega a Internazionalizzazione ed Europa.
Le aziende più strutturate sono anche più diversificate in termini di fatturato: realizzano il 28% delle vendite all’estero nel loro principale Paese di riferimento, contro il 40% delle realtà piccole e medie e 1152% delle microimprese. I Paesi europei, specialmente Germania e Francia, rimangono i principali mercati di destinazione dell’export, mentre tra i Paesi extraeuropei crescono Usa, Brasile, Canada, Thailandia e si registra un deciso incremento delle imprese che segnalano l’india come partner rilevante.