Anche quando si parla di tecnologie avanzate, a far la differenza è la cultura e l’apertura all’innovazione, a visione sul lungo periodo. «Noi già dal 2005 abbiamo puntato molto su know-how e ricerca; l’unica maniera per fare davvero innovazione è trovare un equilibrio tra intelligenza analitica e intelligenza emotiva. Soltanto dal bilanciamento tra il lato destro e il lato sinistro del cervello, le persone riescono a portare davvero innovazione», dice Daryush Arabnia, Presidente e AD di Geico, azienda di Cinisello Balsamo (Milano) specializzata nella produzione di impianti automatizzati per la verniciatura delle scocche delle auto, con un fatturato di circa 140 milioni di euro e 13o dipendenti in Italia.
Questo bilanciamento, alla base della sua filosofia aziendale, ha portato l’azienda ad avere sempre “i ricettori accesi”, ad essere sempre aperta alla sperimentazione e all’applicazione di nuove soluzioni che implementano l’intelligenza artificiale. «Siamo solo agli inizi, ma la nostra intenzione è di sviluppare ulteriormente queste tecnologie», spiega Arabnia. Negli ultimi quattro anni il gruppo ha investito in progetti di intelligenza artificiale “pura”, utilizzata principalmente in tre ambiti. Il primo consiste nello sviluppo di interfacce attraverso cui l’ufficio commerciale e l’ufficio ingegneria e operations possono condividere gli stessi dati (aggiornati costantemente dall’area ingegneria) in tutte le fasi del processo, dal preventivo alla realizzazione. Uno dei progetti chiave che ha portato maggiori risultati è il Virtual Commissioning, testato nel 2021 e sviluppato con tecnologie Siemens, Mitsubishi e Rockwell. Creiamo delle stanze virtuali in cui è possibile testare i nostri software prima che vengano installati negli impianti fisici. Il prossimo passo sarà creare un sistema che elabori in automatico le analisi per monitorare i processi», dice Arabnia.