“Di fronte alla crisi energetica l’Italia dispone di uno strumento che nessun altro paese può vantare: Eni. Che è anche la nostra arma vincente in Africa”, ha detto al “Foglio” il Cav. Lav. Paolo Scaroni, vicepresidente di Rothschild & Co., già alla guida dei colossi italiani Eni ed Enel. “La nostra azienda petrolifera è il primo operatore degli idrocarburi nel continente africano. La Germania non ha una Eni tedesca, né l’Austria o la Repubblica ceca. Noi abbiamo una carta vincente che è ancora più rilevante se consideriamo la nostra collocazione geografica, nel mezzo del Mediterraneo, con una rete di pipeline che già oggi collegano l’Europa con il Nord Africa”.

Nel corso della visita ad Algeri, la premier Giorgia Meloni ha rilanciato il Piano Mattei per fare dell’Italia l’hub energetico europeo: “E’ un’ottima idea, il governo si sta muovendo bene. Se oggi l’Algeria dispone di gas, è merito di Eni che a partire dal 2015 ha effettuato scoperte importanti in quel paese. Queste scoperte hanno arricchito le riserve nazionali algerine: oggigiorno l’Algeria esporta più gas perché ha più gas. L’idea che l’Italia diventi una mega pipeline in grado di rifornire tutta l’Europa è realizzabile a patto che si potenzino la produzione algerina di gas e il sistema di tubature che collegano il paese africano alla Sicilia” ha commentato il Cav. Lav. Scaroni.