In un’intervista rilasciata a Repubblica il Cav. Lav. Corrado Passera ha spiegato come sia necessario distinguere tra i cryptoasset (“Rischi altissimi, i piccoli investitori devono essere informati e tutelati”) e le più innovative tecnologie per gli scambi. “Il mondo cripto va diviso in tre blocchi: piattaforme, asset – come il Bitcoin – valute. Mondi profondamente diversi, su cui ho valutazioni altrettanto diverse“. Una riflessione puntuale che spiega la grande differenza tra “investimenti” in cripto, altamente rischiosi e spesso poco trasparenti, piattaforme blockchain e valute digitali delle banche centrali.
“Le piattaforme, che consentono di gestire dati e informazioni – per esempio transazioni finanziarie – in maniera decentrata si basano su una tecnologia innovativa, con applicazioni potenziali diversificate da incoraggiare; certo, gli scambi vanno vigilati e ci vogliono regole esplicite di entrata e uscita, vietando transazioni anonime che possono rivelarsi un regalo alla criminalità. Pert) in sé sono strumenti affidabili e con mille applicazioni interessanti. Conto anche sul fatto che vengano rese meno energivore».
«Alcun cryptoasset – e non mi riferisco ai Bitcoin – sono truffe, vanno quindi messi paletti chiari, per evitare che qualcuno si faccia molto male. Il risparmiatore retail spesso non ha tutti gli strumenti per capire cosa sta comprando, e a volte ci perde la camicia. L’intermediario deve spiegare bene che sono strumenti molto volatili, molto manipolabili perché i grandi protagonisti sono pochi, molto energivori e senza garanzia di restituzione di quanto investito” ha proseguito il Cav. Lav. Passera.