«Con il digitale stiamo vivendo un nuovo rinascimento, ridisegnando il nostro prodotto e la nostra azienda. Il mindset industriale non è più b2b ma b2c. La macchina va gestita con la stessa semplicità di uno smartphone, con interfacce operatore alla portata di tutti e non solo di personale specializzato». È quanto afferma Michele Viscardi, Business Development Director di Cosberg, storica azienda bergamasca della meccatronica, oggi al quarantesimo anno di attività. Per Cosberg l’obiettivo è creare macchine digitali con interfacce evolute, in grado di supportare gli operatori nella risoluzione dei problemi. «Il futuro è nella creazione di impianti che sappiano agire e riconfigurarsi in completa autonomia, riducendo al massimo gli interventi di manutenzione», dice il manager.
«Con il digitale stiamo vivendo un nuovo rinascimento, ridisegnando il nostro prodotto e la nostra azienda. Il mindset industriale non è più b2b ma b2c. La macchina va gestita con la stessa semplicità di uno smartphone, con interfacce operatore alla portata di tutti e non solo di personale specializzato». È quanto afferma Michele Viscardi, Business Development Director di Cosberg, storica azienda bergamasca della meccatronica, oggi al quarantesimo anno di attività. Per Cosberg l’obiettivo è creare macchine digitali con interfacce evolute, in grado di supportare gli operatori nella risoluzione dei problemi. «Il futuro è nella creazione di impianti che sappiano agire e riconfigurarsi in completa autonomia, riducendo al massimo gli interventi di manutenzione», dice il manager. È la condizione per poter compiere il passaggio alla servitizzazione, modello sul quale l’azienda sta definendo futuri possibili scenari. Il focus è sulla flessibilità operativa, con impianti e stazioni di lavoro in grado di gestire cambi di produzione eseguibili in tempi ridotti e in maniera semplificata, direttamente dalla macchina. Già oggi l’azienda realizza impianti dotati di tecnologie avanzate, come ad esempio i sistemi di visione, che permettono di adattare le linee in funzione della variante prodotto da assemblare, arrivando in alcuni casi a livelli di customizzazione definibili come produzione a “Lotto 1”.