“Partiamo da un fatto: made in Italy è il terzo brand al mondo dopo Coca Cola e Visa. Secondo il mio parere è quello su cui tutto il Paese deve lavorare perché abbiamo bisogno che l’Italia rimanga tale, che si espanda ancora e in più settori di riferimento che non sono solo il lusso. Parliamo di prodotti fatti bene, unici, più che garantiti. Tutti sanno cos’è la moda e il cibo italiano, ma poco sanno cosa significa la cosmesi da un punto di vista di guadano, eppure portiamo più denaro della pasta. La cosmesi è fondamentale per l’Italia. La cosmesi italiana, cioè il beauty industriale, è il fiore all’occhiello del made in Italy dato che il fatturato confindustriale rappresenta 12 miliardi di euro. Tutta la cosmesi vale 33 miliardi di euro, la moda 90. Noi forniamo prodotti con costi decisamente minori di un vestito” ha spiegato il Cav. Lav. Renato Ancorotti in un’ampia intervista rilasciata al quotidiano Verità durante la quale ha anche raccontato la nascita e la peculiarità della sua azienda.
“Nel 1984 ho fondato Gamma Croma, eravamo in tre in zoo metri quadri. Dopo aver venduto quell’azienda ne ho fondata un’altra con mia figlia Enrica: nel 201)9 prende vita la Ancorotti Cosmetics. All’inizio interamente dedicata alla produzione di mascara, oggi si sviluppa in una vasta gamma di makeup per i brand di tutto il mondo. Nel frattempo, il 52% del mascara prodotto nel mondo in outsourcing è Ancorotti, un mascara su quattro esce da qua. Le formule sono tutte nostre, studiate nei nostri laboratori. Produciamo per i grossi marchi, solo conto terzi, ma cerchiamo da sempre una parola che ci configuri meglio, che ci aiuti di più a spiegare quello che facciamo. Abbiamo macchine che producono quattro tonnellate di mascara in una volta ogni giorno che significa 400 mila pezzi, 10 grammi in ogni confezione. Riempiamo 80 milioni di pezzi all’anno in più vendiamo alle aziende il prodotto che loro immetteranno sul mercato nelle loro confezioni. Soprattutto con Paesi che hanno dazi doganali oppure problematiche d’ingresso. Ma parliamo di made in Italy comunque perché è il contenuto che vale. E tutto è e chilometro zero. 300 dipendenti con un indotto di altre 200 persone. Esportiamo circa il 90% con una prevalenza di mascara ma facciamo tutti i prodotti da trucco e maquillage e ora anche skin care”