Questa settimana l’appuntamento con “15 Minuti” ha avuto per protagonista il Cav. Lav. Paolo Scaroni, Deputy Chairman Rothschild Group, Presidente di Giuliani S.p.A., Presidente di AC Milan, Membro del Consiglio di Amministrazione della Columbia Business School di New York.
“Se questa riunione si fosse svolta tre mesi fa vi avrei detto che il prezzo del petrolio stava salendo perché i consumi stavano tornando ai livelli pre-covid e le compagnie petrolifere avevano rallentato le loro attività di ricerca e sviluppo. Fronte gas invece, la ricerca da parte dei vari Paesi del mondo di rispettare i vincoli della Convezione di Parigi poi rinnovati a Glasgow in autunno portava ad un aumento di tale materia prima. In Cina 15 milioni di casa sono stati riforniti di gas al posto del carbone. Il prezzo quindi stava salendo. Due situazioni di mercato senza particolari anomalie” ha anticipato il Cav. Lav. Scaroni introducendo un ampio focus sulla situazione energetica internazionale.
“Siamo poi piombati nella Guerra in Ucraina che non ha cambiato la produzione né la domanda. Gli Europei stanno pianificando di rivedere gli acquisti di gas in Russia ma di fatto nulla è cambiato, addirittura la Gazprom continua a fornire anche l’Ucraina. Quello che si è verificato è che i prezzi sono entrati in uno stato di volatilità dovuti alle minacce politiche ed economiche”.
Dopo aver inquadrato il pre-guerra e l’attuale situazione in corso, il Cav. Lav. Scaroni ha condiviso uno scenario plausibile per il futuro: “Mettendoci sul terreno degli ottimisti immaginiamo che il conflitto termini in tempi ragionevoli con una pace costruita su una neutralità dell’Ucraina. Se ciò succede, resta comunque il tema Putin e quindi il tema delle sanzioni. La Russia venderà il gas a est e non a ovest, ricordiamo che la Cina ha molta fame di gas, il petrolio continuerà a venderlo probabilmente a sconto. Continueranno le produzioni russe quindi. Ci portiamo a casa due concetti: la dipendenza energetica impedisce l’indipendenza politica, perché noi abbiamo bisogno del gas russo ogni giorno, e avremo bisogno per molti anni sia di petrolio che di gas. Dobbiamo investire nelle rinnovabili ma continuare a sfruttare gli idrocarburi. Non mi aspetto prezzi del petrolio in grande discesa, mi aspetto un prezzo del gas in Europa in calo notevole perché era salito troppo, perché le forniture russe continuano, le produzioni crescono e il mercato si riequilibra in moto naturale”.
Meno positivo invece il sentiment che lo lega alla mentalità degli italiani rei di “aver costruito la prigione energetica dell’Italia” boicottando e contrastando ogni proposta di crescita ed evoluzione nel settore, dal nucleare pulito alle trivelle nell’Adriatico al rigassificatore in Sicilia. “Producevamo 20 miliardi di metri cubi di gas. Oggi ne produciamo 3. La colpa non è della politica ma degli italiani e fatico a credere che cambieremo”.
🎥 Video Intervista presente nell’archivio e disponibile tramite richiesta da inviare a: redazione@cavalieridellavorolombardia.it
Il prossimo incontro si terrà martedì 29 marzo alle ore 10.00 e avrà per protagonista il Cav. Lav. Luigi Roth: Presidente Alba Leasing SpA, Presidente Equita Sim SpA, Presidente Equita Capital Sgr, Presidente Arriva Italia Srl.