Pirelli ha chiuso il 2021 con risultati superiori ai target, ma si aspetta, per il 2022, una redditività nella parte bassa del range, sebbene siano già pronte azioni di mitigazione degli impatti della crisi Russia-Ucraina. Che, come ha sottolineato il ceo Cav. Lav. Marco Tronchetti Provera commentando i numeri, “avrà solo effetti indiretti”, in particolare sui prezzi dell’energia, considerato che la Russia rappresenta appena il 3% del giro d’affari del gruppo.
In ogni caso i target al 2025 sono confermati, complice il fatto che la società vede comunque un trend di crescita, a partire dai ricavi.
Pirelli ha analizzato l’evoluzione dei prezzi dell’energia nonché i possibili impatti sulle operations locali correlati all’import ed export da e verso la Russia di materie prime e prodotti finiti stimando che, in tale scenario, per il 2022 le “guidance” sulla redditività e sulla generazione di cassa si posizionerebbero nella parte bassa del range. Infine, il consiglio di amministrazione ha approvato un nuovo programma EMTN (Euro Medium Term Note) per l’emissione di prestiti obbligazionari senior unsecured non convertibili per massimo 2 miliardi. Di questi 1 miliardo verrà collocato già nei prossimi 12 mesi.