L’appuntamento con il format digitale “15 Minuti” è proseguito questa settimana con l’incontro dedicato al Cav. Lav. Claudio Luti che ha raccontato la sua carriera imprenditoriale ripercorrendo anche tutte le preziose esperienze che hanno preceduto la sua attuale presidenza di Kartell.
“Avrei dovuto lavorare nel vetro come papà, almeno questo sarebbe stato il suo sogno ma morì presto, e mia mamma cedette l’azienda. Ho fatto così l’università e poi il servizio militare dove ho conosciuto Santo Versace, il fratello di Gianni che qualche anno dopo mi chiamò, io all’epoca avevo iniziato a praticare la professione del commercialista, chiedendomi di aiutare suo fratello Gianni che voleva avviare il suo brand di moda a Milano. In poco tempo mi propose di fare una società insieme. È stata un’esperienza bellissima: con pochi soldi venne fuori davvero una grande azienda, innovativa. Ricordo che andavo in giro per il mondo ad aprire negozi monomarca in franchising quando ancora il Italia questo tipo di contratto non esisteva, dovetti farne uno “di insegna”” ha raccontato il Cav. Lav. Luti.
Da commercialista a imprenditore della moda capace insieme ad un visionario come Gianni Versace di “creare cose che non esistono” come è emerso nel corso dell’incontro. Ma la visione del Cav. Lav. Luti non si ferma e così, a fine anni Ottanta, quando cede le sue quote alla famiglia Versace, decide di acquisire il 100% dell’azienda Kartell avviando un secondo eccezionale capitolo della sua storia imprenditoriale, che lo vede ancora oggi come indiscusso protagonista e innovatore del mondo del design.
“Mi buttai subito nella scelta dei designer, sapevo che per essere una vera guida dell’azienda dovevo fare anche da art director altrimenti avrei fatto gestire tutto da terzi. La scelta strategica fu quella di rimanere assolutamente vicini all’industrial design di cui il marchio parlava ma di arricchire il prodotto di bellezza. Fu questa la rivoluzione” ha spiegato precisando poi l’intuizione vincente di aprire una rete di negozi monomarca, “Quello che avevo imparato dalla moda è stato fondamentale. All’epoca l’arredamento veniva venduto nelle strade di provincia, i negozi tenevano le luci spente e le accedevano solo quando qualcuno entrava. Quando capii di avere un catalogo di prodotti sufficiente a guadagnare, perché va ricordato che il negozio serve per guadagnare, aprii il primo punto vendita a Milano. Il primo di 150 nel mondo”.
Insieme a lui oggi in azienda ci sono i due figli, Federico e Lorenza che si occupano rispettivamente di direzione commerciale e marketing & retail: “Ho sempre detto loro che in azienda vieni se ti piace e se sei capace. Hanno studiato, fatto gavetta all’estero e in altre realtà, ora mi sembrano soddisfatti. Sto cercando di coinvolgere sempre più mia figlia anche nella scelta dei prodotti e nei miei incontri con i tanti designer con cui viviamo giorno dopo giorno: è un mondo bellissimo da scoprire e vivere”.
Tantissimi i designer di fama mondiale con cui collabora. “I più importanti? Sono quelli che sanno essere più generosi, perché mettono a disposizione tutte le loro idee ma hanno anche la forza di fermarsi e cambiare quando qualcosa non va. Il nostro è un connubio: a volte l’input parte da me, a volte da loro. Serve confidenza e lealtà” ha concluso.
🎥 Video Intervista presente nell’archivio e disponibile tramite richiesta da inviare a: redazione@cavalieridellavorolombardia.it
Il prossimo incontro si terrà martedì 22 febbraio alle ore 10.00 e avrà per protagonista il Cav. Lav. Alessandro Profumo, Amministratore Delegato di Leonardo.