L’incontro settimanale del format “15 Minuti” ha avuto per protagonista il Cav. Lav. Alessandro Goppion, Direttore e Amministratore Unico di Goppion Spa.
Una storia, la sua, che mescola la peculiare capacità di fare impresa con la pregnante passione per la cultura e soprattutto la forte consapevolezza del ruolo sociale che essa ricopre.
“Posso dire che tutto quello che ho fatto, l’ho fatto perché credevo e credo nella cultura. I miei clienti in tutto il mondo si sono forse resi conto che stavano interagendo con uno come loro, entusiasta e convinto del valore che quelle operazioni culturali avevano. In questo il Made in Italy è stato un passaporto fondamentale che mi ha garantito un vantaggio competitivo in più” ha raccontato, precisando però come oggi l’Italia sia rimasta molto indietro.
“L’Italia è un Paese terribilmente arretrato in tutto ciò che concerne la conservazione dei materiali. Basta pensare al fatto che non esiste un ente certificatore e che, di conseguenza, tutta la responsabilità oggettiva viene lasciata in capo a noi fornitori. È una criticità davvero importante che in altri Paesi è stata presa in considerazione. Non è un caso che la concorrenza tedesca sia agguerrita: da loro è stato creato un Istituto ad hoc con standard ben precisi” ha dichiarato, confermando così come il 95% del suo fatturato provenga da oltre confine “Fin dall’inizio, 40 anni fa, quando papà mi lasciò la bottega capiì che in Italia non sarei sopravvissuto. Andai dagli inglesi, che mi diedero enorme fiducia e mi insegnarono tantissimo. Oggi in Italia produco quando va bene il 5% del mio fatturato, quando invece potrei dare un contributo importante a costi standard, più bassi di molti artigiani, considerando che abbiamo ingegnerizzato tutto ormai”.
La distanza tra Italia e resto del mondo è un concetto che torna nella testimonianza del Cav. Lav. Goppion che ha esortato i presenti a riflettere anche sull’opportunità enorme data al Paese: “Spesso ce lo dimentichiamo ma l’Italia ha una miriade di showroom sparsi nel mondo: oggetti e opere che raccontano le nostre origini, la nostra storia, che messi accanto ai prodotti più attuali dimostrano la forza e l’unicità del saper fare concreto. Penso alla moda, all’automotive, al design. I musei all’estero non hanno nulla di romantico, sono organizzazioni politiche che esprimono la concezione del mondo di chi li possiede, ed economiche. In Italia dovremmo utilizzarli così, sfruttandoli e valorizzandoli molto più di quanto non stiamo facendo”.
🎥 Video Intervista presente nell’archivio e disponibile tramite richiesta da inviare a: redazione@cavalieridellavorolombardia.it
Il prossimo incontro si terrà martedì 15 febbraio alle ore 10.00 e avrà per protagonista il Cav. Lav. Claudio Luti, Presidente di Kartell.