L’offerta di azioni di Ariston nell’ambito del processo di quotazione del gruppo che produce caldaie e controllato dalla famiglia Merloni è stata interamente coperta. Il debutto in Borsa è atteso oggi, venerdì 26 novembre.
La dimensione dell’Ipo, potrebbe arrivare fino al miliardo di euro, nell’ambito di una valutazione del gruppo tra i 3,3 e i 3,9 miliardi di euro sulla base del range di prezzo (10,25-12 euro) a cui sono offerte le azioni. L’offerta è composta da un collocamento riservato di azioni ordinarie di nuova emissione (con proventi lordi previsti di circa 300 milioni di euro) da parte della società.
Ariston intende utilizzare i proventi netti dell’offerta delle azioni di nuova emissione per sostenere e sviluppare l’ulteriore crescita del gruppo, investire e accelerare la crescita organica – in temi quali la digital route to market, lo sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie, e il footprint industriale – e per finanziare acquisizioni societarie, di tecnologie e diritti di proprietà intellettuale in futuro.
È prevista poi un’offerta secondaria fino a un massimo di 49 milioni di azioni ordinarie esistenti detenute dagli azionisti della società, Merloni Holding e Amaranta ad investitori istituzionali in diverse giurisdizioni. Società e azionisti venditori stipuleranno gli usuali impegni di lock-up con i sottoscrittori per un periodo di 18o giorni dopo la data di regolamento.
Nei primi nove mesi dell’anno il gruppo, specializzato nelle soluzioni per il riscaldamento dell’acqua e degli ambienti, ha registrato una crescita del 25% del fatturato a 1,4 miliardi di euro e del 35,5% dell’adjusted Ebitda a 191 milioni.
“Finora siamo riusciti a gestire bene la forte inflazione delle materie prime e le pressioni sulla catena di approvvigionamento globale, beneficiando della leva operativa e delle azioni di pricing” ha dichiarato al quotidiano Il Sole 24 Ore il presidente esecutivo Cav. Lav. Paolo Merloni.