“Giugno è stato debolissimo anche per la domanda nazionale, europei se ne continuano a vedere pochi, americani e asiatici praticamente nessuno e settembre non decolla nelle intenzioni di vacanza. La ripresa del turismo è molto più lenta e parziale del previsto mentre per il settore, uscito da un 2020 disastroso e reduce da un primo trimestre 2021 con riduzioni di arrivi e presenze nell’ordine del 70% rispetto all’anno prima, continuano ad arrivare con il contagocce gli aiuti stanziati da inizio pandemia. Siamo o non siamo il 13% del PIL nazionale? E allora basta perdere tempo. Si affronti la situazione con provvedimenti urgenti ed immediatamente operativi” ha dichiarato il Cav. Lav. Luca Patanè, Presidente di Confturismo-Confcommercio commentando lo scenario economico/turistico previsto per questa estate.
Secondo la rilevazione di giugno, infatti, oltre 15 milioni di connazionali sarebbero già pronti a partire ma 10 milioni restano ancora indecisi. Aumenta tuttavia la propensione a ridurre la lunghezza della vacanza principale rispetto a quanto si rilevava solo un mese fa: la percentuale di coloro che staranno via per non più di una settimana passa infatti dal 51% al 60% degli intervistati e si riducono da 17% al 12% quelli che faranno vacanze di 11-14 giorni. In generale, secondo Confturismo-Confcommercio, 3 intervistati su 10 faranno quest’estate meno giorni di vacanza che nel 2019 e 5 su 10 si attesteranno sullo stesso numero di giorni. Resta poi alta – al 38%, addirittura più del 29% registrato a maggio – la quota di coloro che preferiscono non fare vacanze per il rischio pandemico.