Per la prima volta, nel settore audiovisivo il giro d’affari del digitale batte quello del prodotto fisico. È la fotografia scattata dal Rapporto Univideo 2020, realizzato in collaborazione con GFK Italia.
Il dato è effetto del calo di vendite di Dvd e Blu-ray e della mancanza di nuovi titoli a causa della pandemia. Mostra una contrazione complessiva del mercato dell’home entertainment ma anche un aumento del tempo medio dedicato ogni giorno alla fruizione di contenuti tv, oltre 6 ore, con un boom del consumo di smart tv e un menu dominato da film e serie, seguiti da animazione e sport.
Il mercato dell’home entertainment nel 2020 ha sviluppato un volume d’affari pari a 211,7 milioni di euro, con una contrazione del 17,2% rispetto all’anno precedente. In dettaglio, il prodotto fisico ha fatto registrare un fatturato pari a 103,5 milioni di euro, in calo – principalmente a causa del lockdown – rispetto al 2019 (154 milioni), mentre per la prima volta il digitale con il 51,1% ha superato in termini di fatturato (108,2 milioni contro i 101,7 milioni dell’anno precedente) l’home entertainment fisico (DVD e Blu-ray), le cui vendite sono calate con la chiusura forzata dei negozi e dei punti vendita della distribuzione specializzata.
Le serrande abbassate durante i weekend dei centri commerciali, in particolare, hanno influito sui mancati acquisti di beni fisici che spesso sono frutto di una scelta d’impulso, tipica dello shopping domenicale. Inoltre la mancanza di titoli novità, determinata dalla limitata uscita di film d’appeal a seguito delle chiusure delle sale, ha portato a un’incidenza negativa sui trend dell’intero settore. Solo nei primi mesi del 2021 le vendite di prodotti fisici hanno iniziato a recuperare terreno, tornando ai livelli pre-pandemia.
“Il rapporto Univideo, realizzato in collaborazione con GFK Italia, contiene dati interessanti e significativi su entrambi i fronti dell’offerta e dei consumi di contenuti d’intrattenimento e culturali. Si può sintetizzare dicendo che il settore presidiato dai nostri associati è in forte trasformazione, e che, al netto della temporanea situazione negativa determinata dalla pandemia, sia l’anima fisica che quella digitale dell’intrattenimento domestico, con le loro dinamiche differenti, danno impulso al rinnovamento dell’offerta e all’apertura da parte dell’associazione a forme evolute di aggregazione a supporto di una industry importante e di alto valore per le famiglie, gli individui e la qualità della loro vita” ha commentato il Cav. Lav. Pierluigi Bernasconi, presidente di Univideo.