“L’Italia ha bisogno di maggior concentrazione nel mondo bancario: oltre a Intesa servono almeno altri due gruppi creditizi dotati di una sostanziosa quota di mercato, perché è il futuro nel settore va in questa direzione. Prevedo dunque che nel corso dei prossimi 12 mesi assisteremo ad alcune operazioni nel comparto. Intesa Sanpaolo ha fatto la mossa giusta al momento giusto; Ubi Banca era il miglior istituto di credito presente in Italia dopo Intesa Sanpaolo. Abbiamo messo insieme le due prime della classe. Ora tocca agli altri” ha spiegato il Cav. Lav. Carlo Messina nel corso di un’intervista al quotidiano Milano Finanza durante la quale ha anche espresso il suo ottimismo circa la ripresa economica del Paese.
“In Italia la produzione non si è fermata durante la pandemia e rappresenta una parte significativa dell’economia del Paese. Allo stesso tempo i lockdown leggeri hanno consentito a molte società di continuare a lavorare. Ci siano settori, come il turismo, che sono stati colpiti a fondo, ma alla fine quest’estate ci sarà una ripresa, anche perché il governo ha fatto il giusto lavoro e Intesa Sanpaolo siamo pronti a sostenere il Next Generation Ue con più di 400 miliardi di finanziamenti. Sono fiducioso che l’Italia possa veramente diventare un Paese con un pil in crescita significativa. Le nostre attese sono per un +4% quest’anno, ma anche nel medio termine ci potrebbe essere una crescita tra l’1% e il 2%, che per l’Italia è una buona performance. C’è molto denaro depositato nelle banche dalle società ma anche dal retail. La situazione in Italia è assolutamente in linea con una ripresa del pil di oltre il 4%. L’ammontare dei depositi sia societari che retail è aumentato significativamente, quindi c’è molta liquidità che può essere usata dalle società in caso di necessità. Le situazioni problematiche sono solo il 2% rispetto alle moratorie attivate: abbiamo ancora 20 miliardi di moratorie e solo il 2% riguardano clienti di settori molto vulnerabili”.