L’appuntamento settimanale con il format 15 Minuti è stata l’occasione per incontrare il Cav. Lav. Dino Tabacchi, presidente di Fenix srl, e grazie alla sua preziosa diretta testimonianza, approfondire il tema dell’imprenditoria familiare.
Di grande interesse il racconto della vicenda legata all’azienda di famiglia Safilo, fondata dal padre Guglielmo nel 1934 e successivamente passata di mano ai tre figli, in una gestione a tratti molto complicata come lo stesso Cav. Lav. Tabacchi ha spiegato: “Io sono il più giovane di tre fratelli e ho ben 9 anni di differenza con il più grande. Entrato in azienda mi sono accorto ben presto che tra i due c’era molto antagonismo e la cosa non mi piaceva per niente. Io avevo comunque le mie idee: era infatti la metà degli anni ottanta e spesso mi recavo a Hong Kong per acquistare delle linee di occhiali a basso prezzo. Guardando quel Paese mi chiedevo cosa sarebbe stato dell’Europa dopo qualche anno, e capii che la produzione forse non ci sarebbe più stata ma i negozi sarebbero diventati ancora più importanti. Per questo fui molto entusiasta quando un americano ci propose di aprire dei negozi in Inghilterra. Ma i miei fratelli dissero di no perché non volevano la commistione tra proprietà e cliente. Io invece decisi di approfondire anche perché il business model era molto interessante essendo basato su optical super store, ovvero negozi molto ampi all’interno dei centri commerciali, con £one hour service”: per l’Inghilterra era una novità assoluto e infatti ebbe un enorme successo anche complice il marketing televisivo. Nel giro di pochi anni ricordo che arrivammo a duecento negozi: il solo problema era finanziare le aperture tanto che a metà tragitto aumentammo il capitale grazie all’ingresso di un fondo americano. Anche in quel caso, la mia proposta di fare un passo in avanti fu rimandata al mittente. E la stessa cosa successe nel ’97 quando i francesi di GrandOptical si dimostrarono interessati alla nostra rete di negozi all’estero. Proposi ai miei fratelli una fusione, sarebbe stato un’occasione unica – pensate che Safilo aveva fatto in 60 anni 800 milioni e io in sette anni ne avevo fatti 350 – ma la risposta fu sempre no. A quel punto mi staccai operativamente dalla società di famiglia e continuai a seguire il progetto inglese. La storia poi non ebbe un lieto fine: l’antagonismo tra i miei due fratelli divenne ancora più aperto. E con le vendite delle rispettive quote e l’inevitabile OPA, quella che era nata come una bella società votata al prodotto divenne una società piena di debiti e in declino. Io ne ero uscito per tempo e da un punto di vista economico ho venduto ai massimi dei massimi”.
La visione imprenditoriale e la sensibilità al mondo del retail di cui il Cav. Lav. Dino Tabacchi è portavoce è poi continuata in Salmoiraghi&Viganò e da ultimo nella società immobiliare che lo vede alla Presidenza. Quella raccontata in prima persona dal Cav. Lav. Tabacchi è la storia di una carriera lunga e di grande soddisfazione anche personale che ha sempre reso omaggio alla cultura industriale a cui si ispirò il padre e che oggi sempre essere a rischio: “Vedo una cultura anti- industria preoccupante e insensata. Se c’è qualcuno che rivendica diritti per i lavoratori dovrebbe esserci anche qualcuno che protegga chi il lavoro lo mette a disposizione. E questo qualcuno è l’imprenditore” ha commentato.
Ilprossimo incontro del format 15 Minuti si terrà martedì 27 aprile, come sempre alle ore 10.00, e avrà per protagonista il Cav. Lav. Vittorio Di Paola, Presidente del Gruppo Centrale dei Cavalieri del Lavoro.