“Ci saranno imprese che per ristrutturarsi dovranno purtroppo ricorrere ai licenziamenti, e altre no. Non c’è una contrapposizione tra vaccinazioni e licenziamenti. D’altronde eravamo l’unico Paese europeo ad avere un blocco di questo tipo, giustificato con la nostra struttura produttiva molto frammentata. Anche qui serve un approccio realistico. Il processo di riconversione delle aziende va accompagnato con una riforma degli ammortizzatori sociali che garantisca la formazione e la riqualificazione dei lavoratori per poter accedere ad un’altra occupazione. Questo sarà un passaggio decisivo” spiega il Cav. Lav. Marco Tronchetti Provera nel corso di un’intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica commentando da un lato la voglia di ripartire delle aziende e dall’altro lo scenario che si prospetta per il post pandemia.
“Segnali di ripresa li vediamo in Cina, cominciamo a vederli negli Stati Uniti ma anche nella buona volontà delle imprese e dei consumatori europei, nonostante le restrizioni a cui sono sottoposti. Il mondo desidera ripartire. È importante il fatto che l’opinione pubblica abbia voglia di uscire al più presto dal tunnel, le immagini di New York che ricomincia a vivere sono davvero significative. E sarà importante che tutta l’Italia si agganci alla ripresa globale e non solo il settore industriale perché altrimenti rischiamo una falsa ripartenza. Le imprese rivolte al mercato estero sono già all’interno di un processo di ripresa che riguarda la Cina, dove la pandemia non c’è più, e gli Stati Uniti, dove il presidente Biden sta facendo in sessanta giorni quello che aveva promesso di fare in cento. L’accelerazione dei piani vaccinali in Europa può cambiare in breve tempo la prospettiva anche qui in Italia”