Nel corso di un’intervista rilasciata al quotidiano Milano Finanza il Cav. Lav. Federico Ghizzoni, presidente di Rothschild & Co per l’Italia, ha osservato l’andamento dell’economia italiana cercando di intercettare le aspettative di industriali e investitori sottolineando come a molte aziende convenga finanziarsi con il capitale più che con i prestiti delle banche.
“Sia nella seconda metà del 2020 che in questi primi mesi del 2021 registriamo molto movimento nel mondo mea. Anche grazie all’abbondante liquidità a disposizione, i fondi di private equity italiani e internazionali sono attivi e i multipli delle operazioni sono rimasti quelli che vedevamo prima della pandemia. Una parte dei nuovi finanziamenti è stata richiesta per motivi precauzionali da aziende che hanno dimostrato poi nei fatti di non averne particolare necessità. Non mi aspetto quindi impatti significativi nel breve periodo tanto più che, se l’economia ripartirà, parte di questo debito potrà essere riassorbito. Certamente, come dicevo, per chi vuole fare operazioni di sviluppo e di investimento, oggi l’equity è una soluzione spesso più ovvia rispetto al debito. Sta crescendo il mercato del mea che è il mercato dell’equity. Senza contare che di capitale a disposizione ce n’è davvero tanto, sia pubblico che privato”.
Il Cav. Lav. Ghizzoni ha poi spiegato come, pur in una fase di forte incertezza, la manifattura italiana stia resistendo alla crisi e l’appetito per il made in Italy non sia venuto meno: “Se guardiamo alla situazione pre Covid e la confrontiamo con quella attuale, non vediamo un calo di interesse per l’Italia ma, in alcuni ambiti, un’attenzione ancora maggiore. Il mercato va alla ricerca di asset che possono garantire crescita e ritorni importanti e in Italia ne trova molti. Basti pensare che in questi mesi abbiamo registrato interesse perfino per settori apparentemente fuori gioco come l’alberghiero sul quale si sono chiusi deal a multipli non molto distanti da quelli pre-pandemia. La ragione? Molti compratori ragionano già guardando alla ripresa e analizzano la qualità intrinseca degli asset”.