Di seguito si pubblica l’incipit dell’editoriale del numero di marzo de “La voce degli Indipendenti” che riporta l’intervista al Cav. Lav. Rindi, Vice Presidente di Ned Community, l’associazione italiana degli Amministratori non esecutivi e indipendenti, componenti degli organi di governo e controllo delle imprese. Una realtà nata 17 anni fa con l’obiettivo di favorire il continuo sviluppo della cultura della Corporate Governance e valorizzare il ruolo degli amministratori di società, soprattutto di quelli indipendenti.
Nell’editoriale il Cav. Lav. Rindi riassume quelli che a suo avviso sono i segreti per un buon governo d’impresa, raccolti durante la sua lunga esperienza sul campo, che lo ha visto ricoprire ruoli apicali in diversi contesti imprenditoriali.
“Nella mia lunga carriera ho avuto la possibilità di ricoprire diversi ruoli fra cui quello di Presidente/Consigliere Indipendente e di CEO. Queste esperienze tanto differenti mi hanno consentito di toccare con mano come cambi la prospettiva sul funzionamento dell’azienda. E non potrebbe essere altrimenti visto che a cambiare è il punto di osservazione. Nel ruolo di Amministratore Delegato si è più vicini al business. Nel contempo essendo l’anello di congiunzione tra la quotidianità aziendale, il suo andamento e il Consiglio di Amministrazione, si deve curare che il processo fluisca in maniera coerente con i ruoli. Ovviamente possono sempre verificarsi dei ritardi nei flussi informativi ma l’importante è che questi non compromettano il dibattito e la delibera consiliare sui diversi temi all’ordine del giorno. Sono responsabilità diverse a cui ci si deve applicare nel rispetto dei principi di Governance societaria. Che si ricopra il ruolo di ad o di consigliere mi è sempre stato chiaro che il buon funzionamento del Consiglio di Amministrazione necessita di adeguata informazione a tutti i membri che lo compongono. Per questo motivo è fondamentale cercare di coordinare nella maniera migliore il flusso tra azienda, Comitati Endoconsiliari, quando coinvolti, ed il Consiglio di Amministrazione. Ma soprattutto è emerso con forza quanto il buon funzionamento di un Consiglio di Amministrazione dipenda anche dal mix di competenze dei Consiglieri. Con questo presupposto un Amministratore Delegato “intellettualmente onesto” non può non considerare i contributi dei NED come un’ulteriore opportunità di verifica delle proprie scelte e delle proprie strategie. Proprio questo tipo di apporto è molto positivo e importante per il buon successo della gestione societaria“.