Oltre 120 mila ore, tre anni, quaranta persone. Alla fine, dal cantiere della Persico (le barche sono due) è uscita Luna. La lama nera che abbiamo visto planare sulle onde di Auckland.
“Guardando la tv mi sono emozionato. È stata una soddisfazione. Dopo un anno terribile per questo territorio, dopo tutto il dolore e la sofferenza che ci ha travolti, una ferita ancora aperta” ha dichiarato Marcello Persico, seconda generazione della famiglia originaria di Albino a capo di Persico Group che con la divisione Persico Marine ha costruito Luna Rossa, nel corso di un’intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica durante la quale ha ripercorso tutte le principali tappe della costruzione e della consegna dello scafo.
“Ottobre 2019: consegna della barca n.1.
29 settembre 2020: consegna della barca n.2, quella in regata. Coperta e blindata all’inverosimile, Luna Rossa esce dalla Persico di notte e su un tir raggiunge l’aeroporto di Orio al Serio. Ad attenderla c’è un Antonov che la deve trasportare in Nuova Zelanda. Imprevisto: un membro dell’equipaggio arrivato dall’Ucraina è febbricitante. L’Antonov non può partire se l’equipaggio non è completo. Occorre fare arrivare un sostituto. Risultato: Luna Rossa resta due giorni in pista a Orio. A pochi metri dagli aerei Raynair. Sorvegliata a vista giorno e notte per quarantotto ore. Il trasporto speciale da Nembro a Aukland è costato 500 mila euro”.