Di seguito pubblichiamo l’incipit di una riflessione a firma del Cav. Lav. Alfredo Ambrosetti che, per comodità di lettura, riportiamo integralmente in allegato.
La Visione del Futuro non va confusa con i programmi dei governi che man mano si susseguono.
Tali programmi riguardano solo le emergenze del momento. I mandati dei governi, infatti, durano un numero minore di anni rispetto a quelli necessari per una Visione del Futuro degna di tal nome e spesso i governi cadono prima della scadenza del mandato. Quando un governo in Italia succede ad un altro, una delle cose che fa è quella di distruggere ciò che l’altro ha fatto e si ricomincia da capo.
L’Italia ricomincia da capo continuamente e siccome gli altri paesi corrono noi siamo e saremo sempre nelle retrovie. La Visione del Futuro non ha alcuna scadenza ma, man mano si aggiorna in rapporto alle opportunità o ai problemi che si susseguono.
I governi operano sulla spinta di ideologie politiche specifiche. Per la Visione del Futuro l’ideologia è il Paese la sua qualità e il suo successo.
Quando manca una Visione del Futuro, un paese non sa quello che sta facendo e se i fatti che stanno capitando sono pro o contro. Viaggia senza avere un traguardo. Fin dall’antichità Seneca ammoniva: “Non esiste vento a favore per chi non conosce il porto”.