È stata inaugurata questa settimana la rassegna “Giovani, economia e finanza” promossa dagli Uffici Scolastici Territoriali di Sondrio e Cremona in collaborazione con la Fondazione Gruppo Credito Valtellinese. Protagonista del primo incontro, che ha visto oltre un centinaio di studenti delle classi terze, quarte e quinte superiori delle due province connessi sulla piattaforma Meet, il Cav. Lav. Corrado Passera.
“Anche in Italia “si può”, si possono fare cose sorprendenti in tempi anche veloci. Spesso vi sentirete dire il contrario, che in Italia non si può, che è inutile tentare, che ci vorrebbe troppo tempo: non credeteci” ha dichiarato rivolgendosi ai ragazzi: “Questo è il mio messaggio principale per voi. Ed è tanto più vero oggi: il Covid ha accelerato moltissimi trend già in atto, prima di tutto la digitalizzazione. Cosa fare da grandi? Non preoccupatevi se non lo sapete ancora, è normale. Nasceranno continuamente nuovi lavori e molti di quelli esistenti spariranno. Quasi tutti saranno completamente ridisegnati e “aumentati” dalle nuove tecnologie. Molti settori cresceranno in maniera esplosiva: ad esempio tutto il mondo del digitale e della intelligenza artificiale, la robotica, la genomica, i nuovi materiali, le biotecnologie, la nuova medicina o la nuova agricoltura. Cresceranno i lavori nel settore non profit e nelle start up, caleranno nelle grandi aziende tradizionali e nella Pubblica Amministrazione; ci sarà sempre più bisogno di imprenditori, magari startupper, di manager che sanno decidere, di amministratori pubblici, di persone capaci di mettere insieme squadre di persone diverse per gestire problemi complessi». Quali studi scegliere dopo la maturità? Puntate a studi difficili e non inflazionati. Qualsiasi corso di studi scegliate, puntate al massimo dei risultati e sappiate fin d’ora che le nozioni che apprenderete saranno presto insufficienti e sarà necessario aggiornarsi continuamente. Le persone di maggior successo sono quelle che non smettono mai di imparare e imparano in fretta. Imparate a imparare. Sembra un gioco di parole, ma è una grande verità: le nozioni passano, il metodo rimane”.