Stimolare la produzione, rafforzare la filiera, incentivare la mobilità occupazionale, accrescere l’occupazione industriale, favorire gli investimenti stranieri: sono questi i principali asset che i Cavalieri del Lavoro impegnati nell’ambito automotive e mobilità individuano come prioritari per la ripartenza dell’intero settore. Un panel di azioni frutto di un’attenta riflessione promossa dal Gruppo Lombardo e successivamente allargata e condivisa anche a livello nazionale, grazie alla disponibilità di tutti i Cavalieri del Lavoro coinvolti, che viene messa a totale disposizione delle Istituzioni e delle parti decisionali senza voler in alcun modo sostituirsi alle voci delle varie associazioni espresse dalla categoria.
- Prevedere nuovi Incentivi Auto per ottenere quella reale rottamazione di tutti i veicoli dannosi all’ambiente (Euro 0, 3 e 4) senza la quale non può nascere un nuovo parco circolante, giovane e sostenibile;
- Incoraggiare gli sforzi della filiera nell’innovazione tecnologica, produttiva e formativa, riprendendo le misure già in parte previste nel Piano nazionale Industria 4.0;
- Spingere la mobilità delle aziende con l’adozione di programmi di conversione, in modo da rispondere alle nuove esigenze del mercato, per esempio dando supporto alla trasformazione dei componentisti di motori termici in aziende dedite ai sistemi di propulsione elettrica e a idrogeno;
- Prevedere nuovi scenari occupazionali sia da un punto di vista di ricollocamento, necessario per tutte quelle mansioni che verranno sostituite con l’avvento delle nuove tecnologie, sia sotto il profilo formativo e contrattuale andando a colmare quel vuoto che molto spesso separa le nuove generazioni con le reali, e nuove, esigenze dell’industria;
- Favorire l’imprenditoria e gli investimenti stranieri tagliando drasticamente la burocrazia amministrativa, fiscale e legislativa che di fatto si dimostra eccessiva oltre che penalizzante per le stesse imprese italiane.
Azioni trasversali e sinergiche tra loro che condividono un unico obiettivo – rendere il settore italiano dell’auto nuovamente vitale e competitivo agli occhi degli investitori stranieri – e un fondamentale presupposto: il mondo stesso dell’imprenditoria è in grado d’intraprendere azioni per contribuire in modo concreto al rilancio del settore, mettendolo nelle condizioni di far fronte, nel migliore dei modi, alle sfide impegnative che lo attendono.
Gli stessi Cavalieri del Lavoro si dimostrano pronti a sostenere e stimolare la ripartenza del comparto con azioni concrete:
- Promuovere con maggiore energia l’attrattiva delle aziende trasformando l’attuale immagine negativa del settore in quella di un bene prezioso, vivace e innovativo del paese;
- Favorire il rapporto tra l’industria e l’università creando un ente ad hoc che agisca da intermediario tra le imprese e il mondo accademico, in modo da riuscire a tradurre le esigenze industriali in progetti di ricerca universitaria, individuando quali studi accademici siano applicabili al settore;
- Aiutare la filiera a crescere, stimolando le aggregazioni tra le aziende operanti nel settore e aiutandole a cogliere i vantaggi del fare sistema, pur assicurando a ciascuna la necessaria autonomia operativa;
- Sostenere le realtà in difficoltà finanziaria.
Un punto di partenza, a cui ne dovranno senza dubbio seguire altri, che conferma la dedizione e la determinazione degli imprenditori. E la loro rinnovata fiducia per l’Italia di domani.